giovedì 26 aprile 2012

Che ci fate qui? Andate su GC!

C'è la mia nuova intervista nella rubrica genitoribloggano: stavolta tocca al mio corregionale Stratobabbo, un papà che racconta le gesta della sua bella famiglia in modo troppo autentico e simpatico. Io adoro sua moglie, per dire, se è solo la metà di come ne parla lui è troppo forte! Viva El Gae e viva Silver!
P.S. non è che sto intervistando troppi blogger del Nord Italia? E che è, una lobby? Prometto di rimediare.

giovedì 19 aprile 2012

Ma non chiamatemi nonnastra

Chi figlia giovane ha molte possibilità di essere nonno/a giovane :-) e così ieri il mio marito adorato è diventato nonno di una bambina bellissima tutta rosa e incredibilmente bionda. Sono riuscita a farle una foto sfocata col telefono, mi tremavano le mani per l'emozione...
Una bimba tutta nuova che porta gioia e scaccia paure e fantasmi, una bimba che continua a dormire e ciucciare (chissà se anche lei sarà una "mangiaedorme"...).

Abbiamo vissuto il parto quasi in diretta, e non è per niente divertente stare dall'altra parte senza sapere cosa sta succedendo realmente (come dite? non è divertente neanche stare da "quella" parte?), perché quello che ti viene riferito è impreciso o incompleto e giustamente chi porta notizie ha anche altro da fare (tipo spingere o dire "dai tesoro spingi"). So solo che non è stato il parto che ci auguravamo per una ragazza così giovane e neanche per la pupetta, che giustamente voleva finire la sua crociera nella panza. Alcuni dettagli sono già noti alle mie social-amiche, alle quali chiedevo lumi su ossitocina e induzione. Approfitto dello spazio del blog per pormi, e porvi, delle domande e cercare di capirci un po' di più sul perché il parto naturale non medicalizzato non è la prassi (ovviamente in assenza di complicazioni e patologie) ma una gran botta di culo.

Nipotastra la settimana scorsa (38ma) pensa che sia giusto mettersi podalica dopo n mesi a testa in giù e come darle torto. Lunedì la mamma è in preda all'ansia e allo sconforto, gli ormoni je danno giù di brutto e va in ospedale, dove le dicono che in due giorni si è nuovamente riposizionata bene quindi
le inducono il parto perché hanno paura che si rimetta podalica.
Qui inizia a tremarmi la palpebra inferiore dal nervoso. Magari mi sbaglio ma dentro di me penso che sia un'idiozia e penso che lo facciano solo perché in quel momento hanno posto in reparto. 
Inizia l'induzione, blanda, con uno stick poi soprannominato "Effetto zero". Dopo 24 ore applicano il gel all'ossitocina, poi ribattezzato "Neanche il solletico". (Ora io non lo so se quando inizi l'induzione poi non ti puoi più fermare e quindi sto blaterando, ma 'sta bambina non ne vuole sapere di nascere e il travaglio non si avvia, quindi chiedo: è proprio necessario insistere?). La sera di martedì la portano in sala travaglio e le rompono le membrane e somministrano ancora quella cazzz di ossitocina. Finalmente iniziano le contrazioni,  pare che siano proprio quelle del travaglio ma non c'è dilatazione.
"Se non ti dilati entro un'ora ti facciamo il cesareo"
Quando ci arriva l'sms con questa notizia mi parte l'embolo. E l'insonnia da parto altrui. Mi alzo per smadonnare e fumare e smadonnare, dovendo anche controllarmi per non far preoccupare mio marito che era già in ansia. Abbiamo aspettato questa minchia di ora senza altre notizie; per calmarmi mi sono messa lo smalto. 
Alle 2 è nata la pupattola con taglio cesareo. 

E' bella bellissima, la mamma è distrutta ma felice, alla fine è andato tutto bene. Ma io penso che questa storia potesse essere raccontata in modo diverso, penso che avessero entrambe diritto a una nascita migliore e naturale. E mentre smadonnavo mi è arrivata la mail di Patrizia, che, col suo permesso, copincollo:
"Forse per alcune donne non è importante il modo in cui si nasce, per altre si. Quindi la sopravvalutazione o meno del trauma dipende dalla posizione. Io sono fra quelle traumatizzate dal primo parto che ha scoperto la possibilità di un parto migliore. Il mio "embolo" parte perché secondo me in molti ospedali non si rispetta la fisiologia, non si rispettano i tempi e la privacy della donna. Anche la donna non sa cosa le sta per succedere e quindi non si può difendere. Forse ti sembro estremista, ma vorrei che tutte potessimo ricordare il parto come un momento forte e dolce. È come per i propri familiari, o figli, non ci si augura per loro forse sempre il meglio, dal proprio punto di vista? Siccome per me il meglio è un parto naturale indisturbato, allora ecco perché vorrei che tutte avessimo un parto dolce."

Benvenuta tra noi, piccolina.

lunedì 16 aprile 2012

Singing in the car #3

Ascolto soprattutto la radio in macchina, la mattina è d'obbligo il "Ruggito del coniglio" che spesso mette della musica fickerrima ma non dicono mai nè titolo nè autori delle canzoni. Non posso dirvi "cantatevi questa che fa tanananana bom tututututubaby!" quindi beccatevi un grande classico del mio repertorio automobilistico: vecchiotta ma sempre da brividi...


La rubrica è un'idea di Pentapata. O di Lucia. O dei giapponesi (pare).

martedì 10 aprile 2012

Ode alla coppetta

Immagine presa qui
La prima a parlarne e a mostrarla fu l'ostetrica al corso pre-parto (la quale è responsabile di quasi tutte le mie eco-scelte successive: pannolini lavabili, fascia, allattamento a richiesta, massaggio infantile, e soprattutto "i neonati non hanno vizi ma bisogni da soddisfare"): quello che ottenne fu un panzutissimo coro di "oddio che schifo!".
Poi ci provarono le ragazze di Nonsolociripà e lì cominciai a tentennare, "ma non ce la posso fare...".
Poi, una via l'altra, Elisa, Sara e Francesca.
Ma più di tutto lo spirito di squadra e di emulazione: lo scoprire che molte scettiche ce la fanno funziona molto di più di mille pubblicità. E così, un gruppo segretizzzzzimo su Facebook mi ha dato tutto ciò che cercavo: informazioni tecniche - molto tecniche, dove comprarla, come fare se non funziona e come ripartire con rinnovato entusiasmo. Un posto dove si parla senza mezzi termini del tubero nostro preferito e si trova lo spunto per superare gli insuccessi e le difficoltà.

La mia esperienza.
Sono felice felice felice! Testimone mio marito che mi vedeva uscire dal bagno sorridente ed esclamare "ma quanto sono felice della mia coppetta mestruale?!" (lascio immaginare la gioia sua e il coinvolgimento forzato quanto abbia acceso la passione...).
È facile da usare. Certo, all'inizio bisogna un po' prenderci la mano e correggere l'inserimento (e chi l'avrebbe mai detto?) e l'espulsione, ma dopo i primi utilizzi viene automatico. A ogni cambio si sciacqua e si rimette e si gode di aver risparmiato euri su euri di assorbenti. È un'intrusa molto discreta: non si sente, non ha odore, è anallergica, si usa di giorno e di notte senza problemi. E finalmente posso buttare le orribili "mutande da mestruazioni", le uniche adatte a essere usate con l'assorbente!

Io dico che tentar non nuoce, buttatevi! Al massimo perdete 20 euro o la usate come vasettino da fiori :-D

domenica 1 aprile 2012

Giorni speciali

Ieri era il mio compleanno, oggi è quello di mio marito. Non facciamo feste ma mi sono vestita di rosso per vedere l'effetto che fa, e devo dire che mi ci sento bene in questo colore, così mio.
I bambini sono stati bravissimi per tutta la settimana, sia nel delirio della mattina sia nei pomeriggi che abbiamo trascorso al parco giochi e mi hanno fatto un regalo immenso, che non pensavo sarebbe mai arrivato: mezz'ora seduta sulla panchina, a guardarli giocare da soli o con altri bambini senza spargimenti di sangue. Io, fino al giorno prima, li seguivo a un metro col timore che si facessero male o picchiassero altri bambini: in questi giorni stavo seduta e li scrutavo da "lontano", e facevo foto.
 
Ieri ovviamento ci hanno fatto pagare questa settimana di grazia, con ore di litigi, pianti, capricci. Li abbiamo messi a letto per sfinimento. A proposito...
Piccolo quiz di pedagogia: Il Bambino con le Fisse
Quesito 1: Lasciate una stanza e spegnete la luce. Il bambino piange e strepita perché voleva spegnerla lui: se va bene torna indietro, la riaccende e la spegne; se va male pianta una grana di mezz'ora, incolpandovi di avergli rovinato l'esistenza per non aver intuito che la luce voleva spegnerla lui. Domanda: tornate indietro a riaccenderla per fargliela spegnere?
Quesito 2: La portiera della macchina. Stesso discorso che per la luce: voi la chiudete e lui urla che voleva chiuderla lui. Stesso procedimento con la luce, ma con strepiti (vostri e del bambino) al parcheggio.
Quesito 3: La pasta senza sugo. Inspiegabilmente, nonostante i manicaretti che preparate a occhi chiusi, in particolare i sughi da sballo, il bambino vuole la pasta senza sugo, solo con olio (se va bene anche grana). Il giorno che "sbagliate" e condite tutta la pasta, finisce il mondo: lui la voleva scondita e non c'è verso di farlo mangiare. Domanda: menu a parte?
Quesito 4-144: crisi per ogni cosa che lui voleva diversamente (spegnere la tv, mettere i coltelli, aprire la porta, spostare un gioco, mettere giù il telefono, bere nel bibe, e qualunque altra puttanatina della vita quotidiana). Domanda: chi comanda?

A guarigione (sua) quasi completata, il papà porta CialtrOne dal logopedista per un problema di balbuzie che va e viene. Il pupo poeta la definisce così "Ho i fili incastrati nella bocca e mi escono le parole a pezzettini". Il medico parla di fasi e suggerisce contenimento, regole, vita all'aria aperta, giochi selezionati e soggiorni prolungati dai nonni :-) Esattamente come l'altra volta, solo che non ci ha fatto pagare...

Giovedì è stata pubblicata su Genitoricrescono la mia intervista a Barbara mammafattacosì: io dico che è imperdibile, che ne dite voi?
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