Questo post è nato stanotte, quando insonne e circondata da dormienti ripensavo al pesante weekend appena trascorso.
Ho avuto la febbre. Chi ha bambini piccoli che girano per casa sa cosa vuol dire: non più "prendo un'aspirina, mi metto a letto e aspetto che passi" ma un po' di riposo forzato dal marito e poi un crescendo di nervoso perchè la casa è da riordinare, gli elettrodomestici tutti da avviare, impegni da spostare, e quello che si riesce a fare costa fatica, i bambini reclamano, il corpo non risponde. Che poi lo sappiamo tutti quanto i figli riescano a picconare i maroni quanto più siamo nervosi o indisposti... La nana da giorni piange per ogni sciocchezza - saranno i denti? sarà la primavera? sarà il caldo? i ballottaggi? il taglio del rating? - il nano ne fa una per colore: picchia sua sorella, sputa, mena anche me, risponde come un tredicenne coi brufoli, mangia poco e sporcando tutto il possibile, sparge terra ovunque (sono solo quelle di ieri)... Io e il papà gli spieghiamo, chiediamo, cerchiamo di imporci, lodiamo, incoraggiamo, ma a volte perdiamo decisamente la pazienza. Ne dico due?
Quei maledetti lego. CialtrOne adora giocare coi lego, costruisce torri, treni, autolavaggi (la sua fissa numero uno: "le spazzole"); poi comincia a calciarli spargendoli per tutta la stanza; infine li tira addosso alla nana (che piange) e li abbandona. Al che noi gli chiediamo di rimetterli a posto: non lo fa mai. Siamo passati per "metti a posto", "facciamo la gara a chi ne mette di più nel sacchetto?", "mettili via sennò li do a Tizio", "dai che sei bravissimo!", "quando li hai messi via puoi guardare un cartone", "ti do 100 euro": alla fine li abbiamo messi in garage. Perchè siamo sfiniti dalla raccolta dei Lego una, due, tre volte al giorno. Perchè quando decide di metterli via lui fa così: prima quelli rettangolari piccoli, poi quelli grossi, poi quelli singoli, poi gli arancioni, poi i rossi... poi tutti fuori di nuovo!
Domenica siamo andati a una festa per bambini, organizzata da un'associazione di volontariato un una villa in campagna. C'era l'angolo delle fiabe, i disegni da colorare, i dottori-clown che gonfiavano palloncini, torte, canzoni, giochi... CialTwo scorrazza in giro decisa a non aver a che fare coi suoi genitori, col piglio di un parcheggiatore abusivo. CialtrOne lancia i sassolini del selciato. Quando alla fine mettono tutti i bambini in gruppo per uno spettacolini e chiedono "Vi siete divertiti?" lui urla "NOOOOOOO!", "Avete fatto tanti giochi?" "NOOOOOO!": non partecipa al girotondo e rimane in disparte a infilarsi sassolini in tasca.
Abbiamo passato il finesettimana tra pianti di origine sconosciuta, capricci, litigi da sedare, castighi. Noi genitori affranti e stravolti dalla stanchezza a chiederci dove stiamo sbagliando.
Non ditemi che sono comunque belli e simpatici, lo so, e poi esistono davvero pochissimi bambini brutti e antipatici - ne conosco, eh!- , non ditemi che passerà... Io vorrei solo una bacchetta magica per avere il tempo e la capacità di capire cosa sta succedendo ai miei bambini e come posso aiutarli (e aiutarci). Chiedo troppo?