Sono contraria ai bilanci di fine anno, ma posso fare un'eccezione.
Il 2012 si è confermato, come tutti i bisestili che lo hanno preceduto, un anno di grandi svolte, cambiamenti e positività. Sfighe anche, ovvio. So che qualcuno si aspetta il solito elenco random e non lo deluderò:
- ho cambiato lavoro: sono diventata una tipa che lavora sodo, competente e cui fare riferimento. Prima ero solo una che è tornata dalla maternità col cervello inutilizzabile
- abbiamo abbandonato finalmente la prima infanzia: belli bellissimi i bébé ma quanto è più divertente e stimolante avere in casa due bambini che (stra)parlano, giocano insieme, interagiscono, sono indipendenti e sviluppano capacità e autonomie proprie?
- sono passata di grado: da matrigna semplice a nonnastra più; da blogger cialtrona e intervistatrice doc; da vodafone a wind
- una stronza malattia mi ha portato via una cara amica, in lotta da anni. Io non riesco ancora a cancellare il suo numero dalla rubrica, come se sperassi di poter chiamarla
- ho vinto due soggiorni due in pediatria grazie alla ditta Convulsioni&Gastroenterite e un bonus pidocchi forse riutilizzabile
- ho partecipato agli eventi social di Mammacheblog e Blogfest facendo la mia porca figura
- abbiamo rischiato di perdere il lavoro di mio marito, ma chiusa una porta scrausa si è aperto un portone e io ci entro da fist lady (e Michelle viene a lavarmi i piatti)
- ho chiacchierato tanto ma tanto
- sono entrata in una setta e in una nicchia
- c'ho l'aifon
Come dite? Devo scrivere i buoni propositi per il 2013? Non ce li ho. Ad maiora!!!