venerdì 18 novembre 2011

Il mio bambino morde(va)

Squilli di tromba!
Rullo di tamburi!
Sono stata intervistata da Silvia di genitoricrescono! E non con domande tipo "quanto la tua sconfinata bellezza ti ha ostacolata?" oppure "come fai a mantenere quei rigogliosi rotoloni sulla panza?" e neanche "quale pensi che sia la strategia migliore per ridurre lo spread?" (le risposte sono nell'ordine "un tot", "Nutella" e "mah!"). Il post si chiama "Intervista a Chiaradinome: il bambino che morde" e vi invito caldamente a leggerlo e commentarlo: nella mia esperienza, tutti i post di GC hanno dato origine a bellissime discussioni dalle quali ho tratto idee e spunti educativi, magari anche in questo riuscirò a rivedere alcune strategie o a trovarne di migliori.

Piccola digressione.
Qualche giorno fa un'amica mi aveva chiesto un suggerimento su come comportarsi con le maestre del nido che, quando suo figlio mordeva un altro bambino, lo legavano sul passeggino e lo mettevano in disparte: e lei al momento di andare a prenderlo l'aveva trovato così, legato e mortificato. Io ho subito risposto "Chiama i Carabinieri! E ritira tuo figlio da quel nido!" (un filino impulsiva, lo ammetto) poi ho girato la questione alle amiche di Facebook, ricevendo una cinquantina di commenti, più o meno equamente divisi tra le filo-carabinieri e le filo-dialogoconlemaestre. Ci sono stati interventi che hanno sottolineato che la strategia educativa in questi casi vada concordata con le educatrici, altre che hanno visto in questo legare sul passeggino un atto di violenza, altre che suggerivano che forse siamo troppo orientate verso la difesa a oltranza dei nostri figli. C'erano le mamme dei bambini morsi e quelle dei morditori. 
Io sono dell'opinione che questo tipo di risposta non sia una strategia efficace (dice, infatti, la mia amica che appena lo fanno scendere dal passeggino lui ricomincia a mordere), anzi credo che produca solo rabbia in più che non porta a una crescita: al bambino non viene insegnato a smettere, viene solo punito e non ha i mezzi per associare la punizione al morso. E' vero però che ognuno deve fare il suo mestiere e se in quel momento l'educatrice ha deciso di fare così, se assume la responsabilità dei suoi atti: io non li condivido e, in quanto genitore del bambino aggressivo, sono tenuto a sapere come si comporta mio figlio all'asilo ma devo anche dialogare con le maestre per capire come possiamo INSIEME trovare una soluzione. (Io comunque lo ritirerei dal nido, per il momento senza chiamare i CC)


5 commenti:

  1. gran bella intervista..ho anche postato un commento!!!

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  2. bella intervista, mi è piaciuto molto l'approccio dell'educatrice di Rocco e lo condivido molto più del metodo lega e aspetta che gli passi.Anche io avrei cambiato nido quantomeno per il fatto di non condividere il metodo educativo.

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  3. Chiara ti vado subito a leggere, perché anch'io ho questo problema.
    Ma per carità (consiglio da mamma), se quelli sono figli tuoi, leva la foto dal blog, chissà dove ti va a finire.

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  4. Non ho di codesti problemi...ma mi volevo comunque unire per festeggiarti! Brava Chiara :DDD

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  5. Bellissima intervista! Ho la fortuna di non essere mamma di una morsicatrice, ma e' molto grande, e ho dovuto far capire anche a lei come si controlla la forza..... Ciao!

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