lunedì 31 dicembre 2012

Auguri last minute

Sono contraria ai bilanci di fine anno, ma posso fare un'eccezione.
Il 2012 si è confermato, come tutti i bisestili che lo hanno preceduto, un anno di grandi svolte, cambiamenti e positività. Sfighe anche, ovvio. So che qualcuno si aspetta il solito elenco random e non lo deluderò:
- ho cambiato lavoro: sono diventata una tipa che lavora sodo, competente e cui fare riferimento. Prima ero solo una che è tornata dalla maternità col cervello inutilizzabile
- abbiamo abbandonato finalmente la prima infanzia: belli bellissimi i bébé ma quanto è più divertente e stimolante avere in casa due bambini che (stra)parlano, giocano insieme, interagiscono, sono indipendenti e sviluppano capacità e autonomie proprie?
- sono passata di grado: da matrigna semplice a nonnastra più; da blogger cialtrona e intervistatrice doc; da vodafone a wind
- una stronza malattia mi ha portato via una cara amica, in lotta da anni. Io non riesco ancora a cancellare il suo numero dalla rubrica, come se sperassi di poter chiamarla
- ho vinto due soggiorni due in pediatria grazie alla ditta Convulsioni&Gastroenterite e un bonus pidocchi forse riutilizzabile
- ho partecipato agli eventi social di Mammacheblog e Blogfest facendo la mia porca figura
- abbiamo rischiato di perdere il lavoro di mio marito, ma chiusa una porta scrausa si è aperto un portone e io ci entro da fist lady (e Michelle viene a lavarmi i piatti)
- ho chiacchierato tanto ma tanto
- sono entrata in una setta e in una nicchia
- c'ho l'aifon

Come dite? Devo scrivere i buoni propositi per il 2013? Non ce li ho. Ad maiora!!!

venerdì 14 dicembre 2012

Oggi sono ovunque, come la neve

Attenzione: post autoreferenziale! 


Oggi sono rimasta a casa, ad ammirare questo spettacolo che m'incanta sempre...

(in realtà non ho le gomme da neve, non ho le catene, e non saprei metterle, nonostante i geni dolomitici, quindi non me la sono sentita di muovermi in macchina...)

Dicevo, sono rimasta a casa mia ma sono entrata  nelle vostre così...

Il calendario dell'Avvento dei Piccolini Barilla oggi ospita una mia favoletta "I fratelli Bravissimi": ogni riferimento a fratellini litiganti reali è puramente casuale, come si può ben immaginare ;-)

E addirittura con un video! Anzi una videorecensione al libro di Barbara Summa "La risposta del cavolo" (ne ho parlato qui), registrata con Serena di Genitoricrescono. Ecco, se riuscite ad andare oltre alla mia messa in piega à catso, al mio maglioncino peloso da tenutaria, ai disturbi video, e al mio orrido accento veneto, guardatela, io mi sono divertita da pazzi a farla (no, no, non ero agitata!!!).
Domani ritorno nel mio angolino, promesso!!

lunedì 3 dicembre 2012

La risposta del cavolo: una recensione cialtrona

"Mamma, ma la Daria come ha fatto a uscire dal tuo pancione? Ti si è rotta la pancia? È scoppiata?"



AIUT.



E ora cosa gli rispondo?
- Vado di api, fiori, cavoli, cicogne?
- "Si sono rotte le acque, sono andata in ospedale, visita, monitoraggio, dilatazione, massaggi, contrazioni, spinte, manovra della gina, e poi è uscita"
- Corro in bagno, mi disegno una cicatrice sulla pancia, esco trionfante e voilà (il cesareo è così facile da spiegare, ma perché diavolo non ho fatto un cesareo?!)

- Chiara?
- Chi? Io?
- Sì (cretina), tu...
- Sei un angelo venuto a salvarmi? Un angelo femmina?
- (Quant' si' scem') Chiara torna in te. Ricordi? Sei una mamma moderna, intelligente, sveglia!
- Moderna, sì.
- Dicevo, ritorna in te. E pensa al libro che hai appena letto, in anteprima (sì, perché solo i fighi veri leggono i libri inediti, nevvero?)...


- Gesù! Anzi Dio! Anzi angelo! Anzi BARBARA SUMMA! Avrei dovuto capire subito che eri tu la mia salvezza!
- L'accento abruzzo-olandese avrebbe dovuto suggerirti qualcosa, infatti...
- Già, ma la domanda del pupo mi ha rallentato le sinapsi...
- Allora, fammi vedere che hai capito quello che hai letto.
- Ok, la rifacciamo.

"Mamma, ma la Daria come ha fatto a uscire dal tuo pancione? Ti si è rotta la pancia? È scoppiata?"
"No, non si è rotta la pancia. La mamma ha spinto forte e Daria è uscita dalla patatina"
"Ah, ok"
#EPICWIN

Qui non voglio rivelarvi tutto il prezioso contenuto de "La risposta del cavolo. Guida semiseria per genitori disperati alle risposte dei figli su sesso e società" di Barbara Summa, la mitica Mammamsterdam (ma è anche ancora qui). Ma tra le leggi fondamentali del libro c'è "dare risposte chiare, concise e soprattutto comprensibili" (sperando che non generino ulteriori domande, magari più spinose): questa legge è ormai dentro di me (e il cielo stellato sopra di me) e la applico non solo alle (per ora rare) domande sul sesso. C'è da dire che i miei figli sono ancora piccoli e hanno delle menti semplici, mica come i suoi che le chiedono anche "come si fa a togliere il tampax": la temuta domanda successiva, "E come ha fatto la Daria a entrarci?" arriverà tra un po', ma anche per quella ho la risposta già pronta (ovvio che l'ho letta nel libro di Barbara).
[Figli miei non vi temo, chiedetemi la qualunque, le so tutte!]
Attenzione! Non è un manuale né un prontuario per genitori incapaci! Anzi, i capitoli finiscono con i contro-esempi dal titolo "Non fatelo anche voi" (anche i guru sbagliano, per fortuna!) tipo quando, riferendosi al classico pirata della strada, denominato lo stronzo, lei dice ai figli "E niente amore, più che uno stronzo è uno che crede di avere il pisello piccolo e se si siede su una moto grossa e rumorosa gli sembra di averlo più grande", vaglielo a spiegare poi...
Dicevo, non è un libretto d'istruzioni: è innanzitutto un godibile viaggio nel mondo di Barbara e della sua famiglia (io adoro sua madre!) raccontato con lo stile che noi lettori di Mammamstedam conosciamo bene, con qualche volo pindarico in meno (santa editor!) a vantaggio di una scrittura appassionante e coinvolgente. E poi è la comunicazione viva a attraente di un modo di affrontare i dubbi dei bambini, e dei genitori, su tutti i temi che riguardano la sessualità e la società: si passa dal rispetto del corpo alla masturbazione, dalla pedofilia alla prostituzione, ma c'è spazio per omosessualità, separazione, sessismo, internet.
E si fa pace con gli errori che abbiamo fatto e che per fortuna faremo ancora: insomma, si cresce. Ma ridendo un sacco, anche.

(Post it)
Io mi sono commossa già dall'introduzione di Massimo Giuliani, potete leggerne una parte qui.
Ma ancora di più mi commuove questa possibilità, per noi forti lettori (quelli che conosco sono tutti così: entrano in libreria e cambiano espressione, si estraniano per ore; ricevono il pacco di libri ordinati su Internet e lo aprono come se fosse il regalo di Natale tanto atteso; non importa se su carta o su tablet, il libro è per noi una magia, sempre): quella di conoscere, anche se solo virtualmente (ormail la odio questa parola), gli autori dei libri che leggiamo o che leggeremo. Li seguiamo nella fase della scrittura, esultiamo per la pubblicazione, andiamo alle presentazioni come a trovare gli amici, ci scambiamo opinioni... Questo non toglie nulla alla magia della scrittura, e neanche la soggezione che continuano a incutermi gli Scrittori. Però quanto mi dà soddisfazione leggere quei nomi in copertina e conoscerli già? L'altra sera con Barbara, la mia MSS, discutevamo del nostro carrello dei libri di Natale... "Ne abbiamo una cifra da prendere: quello di Claudia, quello di Elisa, poi Barbara, Luana, Anna, Zelda, Rossella...". Capito cosa intendo?

(Post it 2 fondamentale)
"La risposta del cavolo" esce il 5 dicembre, ma si può già prenotare e acquistare qui:
Amazon
La Feltrinelli
Ibs
e per restare aggiornati sul tour di presentazioni c'è la pagina di FB.

giovedì 22 novembre 2012

Non-pidocchi e Minuscolo

No, ma dai! Da quanto tempo!
Che leggoleggoleggo e non commento l'ho già detto? .
Che non so mai che catso scrivere? Sì, già detto.
Che sono mezza esaurita? Oh, Yes. (Tra l'altro appena scrivo che i mostri mi fanno impazzire diventano degli angioletti per ORE intere... un classico)

Ah già, abbiamo avuto i pidocchi. O forse no. Sulla porta della scuola materna c'è sempre affisso il cartello "Si sono verificati casi di pediculosi, vi preghiamo di controllare i bambini e nel caso di fare il trattamento": solo a leggerlo mi viene da grattarmi la testa. Finora l'abbiamo sempre sfangata, ma qualche giorno fa anche la bimba ha cominciato a grattarsi, senza peraltro aver letto il cartello. E anch'io, forse per solidarietà. Non so se li avesse veramente, perché non li ho visti, ma lascio immaginare quanto sia facile ispezionare una capellona schiava del cartone di Rapunzel. Insomma, per tagliare la testa al toro, anzi, al pidocchio, ho fatto il trattamento a lei, al fratello e pure a me. Un trattamento social, ovviamente: ho chiesto consigli a tutta la rete e ho trovato la Maestra Spidocchiatrice Suprema, Barbarafattacosì, che ho assillato di sms e telefonate per venirne fuori. A quanto pare, ed è verificato, senza il pettinino di metallo da 18 euro il trattamento è inutile: e comunque, alla prova pettinino ne è uscita indenne da parassiti, gaudeamus igitur. Io invece continuo a grattarmi... e visto che, come dice la mia M.S.S. "Nessuno spidocchia le mamme", sono pronta per la prova "shampoo colorante", l'ammoniaca ammazza i deboli e dovrò abbandonare il mio colore (ma anche i capelli bianchi) per qualche giorno, ma è per una nobile causa.

E Nina è incinta. E questa è la notizia più meravigliosa del secolo. Mi vengono ancora i brividi ogni volta che penso alla sua panza abitata da un Minuscolo miracolo e sono felicissima per lei e spero in un altro miracolo per tutte quelle che come lei cercano così fortemente e testardamente di diventare mamme. Lei fa benissimo a godersi ogni attimo di questa gravidanza e ha ragione a dire che non c'è nessun motivo per essere prudenti e aspettare, che non si sa mai, per precauzione o scaramanzia... Cito: "Perché se dolore ci sarà, avrà la stessa portata distruttiva, sia in un caso - quello che mi ha visto credere in questo miracolo con tutte le mie forze, entusiasmandomi - sia nell'altro - quello in cui sono stata misurata e ho inibito la mia voglia di gioire." Nina bella e gioiosa, saremo sempre con te!

Oggi esce su Genitoricrescono una nuova intervista, non perdetela!! (Io mi sono commossa a leggerla, perché adoro quella donna, quello che fa e come lo scrive)

[Me tapina! Non avevo segnalato qui l'intervista a Rossella Calabrò su Zebuk: donne, anzi, Gine! Sfanculate Mr Grey del cavolo e buttatevi (di più) sul Gigio. E se il Gigio si ribella, consolatelo con le "Cinquanta smagliature di Gina", successo e coppia gaudente assicurati!]
[Ah! News à gogo in arrivo: libri, tacchi, recita della scuola...]

venerdì 2 novembre 2012

Sbrocco rhapsody

L'ora solare ci ha sballato l'esistenza, e io che mi ricordavo di quando si dormiva un'ora in più. Invece domenica non solo abbiamo dormito svariate ore in meno ma abbiamo iniziato il festival dello sbrocco: le regole per partecipare?
- non c'è un solo avversario: è "tutti contro tutti"
- si tiene ogni giorno, a ogni ora, con punte massime di decibel (e quindi di ascolto) la mattina prima di uscire da casa e la sera dall'aperitivo alla nanna
- vince che dice meno parolacce (e i bimbi sono alla fantastica scoperta di stupido e stronzo) e chi non mena le mani
Al momento non abbiamo vincitori, tutti partecipano di gusto al festival seguendo scrupolosamente le regole. Io mi sto esaurendo. Non li sopporto più.
La notizia buona è che sono in arrivo i nonni.
La notizia cattiva è che sabato c'è la festa di compleanno della mia bella che compie 3 anni. Non so quanta gente viene, non so cosa fare da mangiare E hanno chiuso la mia pasticceria di fiducia. E sarà un tripudio di ROSA che già mi viene da vomitare.

Ma parliamo d'altro.
Questa settimana è nato il Club dei Blog Nicchioni, da Lucia c'è la spiega, qui la sintesi delle caratteristiche del nicchione doc:
-se hai un blog dai numeri limitati e risicatissimi
-se ti capita di non capire una cippa di wordpress.org
-se aborri il SEO
-se dalle chiavi di ricerca su google ti trovano con le parole più strane
-se adori scrivere e sai usare anche i congiuntivi e gli apostrofi
Il bollino è fiquissimo, l'ha disegnato Giada (che è bona ed è pure BAB), ciapa qua:


In questi giorni oltre al mio parto si festeggiano anche quello di Killò bellodezia e quello (dice la radio DJ) di una canzone stupenda, che canto a squarciagola come se non ci fosse un domani (e se non ci fosse un domani, non dovrei fare la festina, ora che ci penso...):


Nothing really matters toooo meeeeeeee

giovedì 25 ottobre 2012

Alimentazione cialtrona

Il tema del mese di Genitoricrescono mi offre lo spunto per fare il punto (spunto-punto e vabbè) su come stanno crescendo i miei due Cialtroni. Mi vorrei concentrare su come è cambiato nel tempo il modo di mangiare di CialtrOne: primo, perché lui ha quasi 5 anni e il periodo di osservazione è più lungo; secondo, perché sua sorella, 3 anni, mangia tutto-sempre-dicontinuo e quindi non fa testo: nessuna variazione, nessun momento di down, quella magna come un lupo a ogni ora del giorno.
E lui? Ha avuto diverse fasi.

Allattamento. Latte di mamma esclusivo fino ai sei mesi, poi solo notturno fino ai 13, ma ve l'ho già raccontato qui. Praticamente ce l'avevo attaccato sempre, 36 ore su 24, era un vero tossico della tetta, io indossavo solo maglie scollatissime perché reclamava il pasto a ogni dannata ora del giorno e della notte.
Svezzamento. Da manuale (del pediatra italiano): brodo e farine, passati di verdura, omogeneizzati, mela frullata. Tutto bene, non ha mai schifato il pappone brodoso, tranne i primi che erano veramente inguardabili, me cretina che mescolavo la farina col cucchiaio invece che con la forchetta. E se aveva sete? "Allontana da me quell'amaro calice" che poi era il biberon, che non ha mai considerato come oggetto per bere fino ai 12 mesi. E quindi tetta. Però la prima parola che ha detto bene è stata acqua (proprio col cq l'ha detta).
La fase mangio tutto, assaggio tutto. "Delizioso questo passato di verdure!", "Mmmmmm buono il baccalà!", "Adoro la frutta", "Ah guarda, potrei anche diventare vegetariano per quanto mi piacciono le verdure!" "Carne tutta la vita! Ma vuoi mettere il pesce?!" [Libere interpretazioni della mimica facciale e dei pochi suoni gutturali che uscivano durante i pasti].
La fase "Che schifo!". Tutto schifo, tranne la pasta in bianco, ma non sempre, il pane, la carne ma tagliata come voleva lui, il latte.
La (conseguente) fase del "tutto purché mangi". E quindi qualunque schifezza era concessa purché introducesse qualche caloria nel magro corpicino. 
L'attuale "mangio anche i muri". E concludo i pasti con uno yogurt, grazie.

Ovviamente tutto questo quando si parla di mangiare a casa. Al nido prima e alla materna ora mangia la qualunque, anche spinaci e insalata. Per non parlare di quando è dai nonni. 
"Ciao nonna [...] cos'ha mangiato il puzzone?" 
"Pasta col ragù, due bistecche, un wurstel, patate, un pezzo di formaggio, pane e uno yogurt." 
"Minchia!" 
"A pranzo. A cena invece due piatti di minestra, due uova sode, pomodori, formaggio, pane e due yogurt" "Ah". 
Già. 

Mi sento molto figa fortunata perché non mi ha mai dato grossi problemi da questo punto di vista, non ho mai insistito perché finisse tutto (anche se mi fa incazzare abbestia quando si alza da tavola a metà piatto) né mi sono preoccupata quando era nel periodo in cui mangiava due fusilli in tutto il giorno. Sono della scuola "I bambini non si lasciano morire di fame" "Quando avrà fame mangerà" "I bambini si autoregolano" e soprattutto "Gallina che non becca ha già beccato". 
Quanto all'educazione vera e propria al pasto come goduria, momento di convivialità e cultura, aspetto che abbiano l'età per davvero godere del cibo, ora per loro è solo un momento di distrazione tra un gioco e l'altro. Certo, entrambi adorano vedermi cucinare e vorrebbero sempre aiutarmi (e lui per esempio era in fissa coi programmi "dove ci sono quelli che fanno da mangiare"), ma poi raramente associano tutta la preparazione al risultato e quindi per loro è indifferente sapere che "hanno cucinato loro". Ma cresceranno. E non vedo l'ora che siano loro a cucinare, perché io ormai ho un solo mantra, quello delle 19 in punto, ogni sera "Non so cosa fare per cena".

Questo post partecipa al blogstorming

mercoledì 17 ottobre 2012

Di notte

Ragazzi sono una scrittrice eccezionale. Di notte.
Stanotte ho scritto una recensione per un libro: ho messo in fila tante di quelle frasi ben fatte e pungenti che ve lo sareste comprati subito questo libro, vi sareste alzati ad aprire la serranda della libreria con il crick, nel caso l'aveste trovata chiusa.
Poi ho scritto un pezzo bellissimo sui progressi a singhiozzo dei miei bambini. Sapete quei post che uno dice "ehi, avrei potuto scriverlo io! (se solo avessi figli)” oppure "ma stai parlando di me? (no, chi ti conosce?)" ma anche "certo che tu sai indagare così bene nella bimbopsiche!".
Ah, e come dimenticare quella sceneggiatura di film da spettino in cui, a grandi linee, Brad Pitt brutto rapiva i bambini solo per spaventarli dicendo che poi se li sarebbe mangiati "Vedi questo pomodoro? Ora me lo mangio come ho fatto prima col piccolo Fred, muhahahahah", poi i bambini scappavano, ma forse era lui che li mollava, e beccavano un poliziotto che però non gli credeva e li rispediva a casa Pitt. Non continuo sennò poi Peter Greenaway mi ruba l'idea.
Ho scritto anche dei post su blogger che se la tirano, blogger da salvare togliendogli la tastiera, siti inguardabili che le uniche visite che hanno sono quelle che uno linka scrivendo "oh ma è inguardabile 'sto sito", gente che scrive su twitter o facebook che "possibile che qui nessuno faccia una rivolta?".

Solita storia, quindi. Di notte non abbandono di certo le coltri per mettermi a scrivere.

Quindi, foto dell'ultimo weekend in montagna:



lunedì 1 ottobre 2012

La mia Blogfest

Alla fine funziona lamentarsi che non succede mai niente, non hai niente da scrivere, chenoiachebarba: in una settimana mi sono beccata una domenica favolosa al Tocatì coi bimbi, il concerto dei Radiohead con gli amici, la Blogfest da sola.
Ma iniziamo dalla fine, come nel miglior spirito di questo blog.

Sabato sera mi sono travestita da impavida inviata di Genitoricrescono e con queste scarpe
adattissime peraltro al nubifragio che mi attendeva, sono partita alla volta di Riva del Garda per vedere se eravamo stati premiati nella categoria "Miglior sito/blog per mamme e bambini". Ora, parliamo per ore se volete di quanto idiota sia questa denominazione e quanto ci abbia fatto innervosire. Va be', chi conosce GC lo capisce; chi definisce le categorie no. Sorvoliamo? No, sopravvoliamo: nel discorso che MOLTO spontaneamente avrei fatto in caso di vittoria...
c'era un durissima contestazione al "metodo Macchianera", come si può notare.

A Riva, dopo lungo viaggio e coda interminabile a Loppio, sempre dietro una macchina tedesca targata "FO NA1000" (mi faceva riderissimo, "ma sarà la macchina di una parrucchiera?"), mi accoglie una pioggia scrosciante, litigo col navigatore, mi infilo nella ZTL poi parcheggio. Mi chiama Silvia, preoccupata della mia condotta alla guida e del mio abbigliamento ("non prendere freddo!”, "hai l'ombrello?", mancavano solo raccomandazioni su canottiera e caramelle dagli sconosciuti) e come d'incanto la pioggia smette, io trovo le indicazioni e anche un posto all'asciutto. Santa Tropix! L'ultima cosa che mi ha detto è stata "cerca Jolanda!" e chi trovo? Tutta la crew filastrocchesca. Lei felice di vedermi con la borsa del mammacheblog, io sollevata all'apparizione miracolosa di una faccia amica! Discutiamo un po' del dubbio valore dei premi, che vengono assegnati con una votazione praticamente ad minchiam, in categorie che uniscono siti miliardari a blog "artigianali" ma magari con dei contenuti migliori (che per l'appunto vengono scopiazzati dai siti miliardari); e insomma, se vinciamo siamo contenti, se perdiamo non ce ne frega una mazza. Impietosita dalla mia infreddolita solitudine, mi invita a cena con la truppa e alcuni suoi amici. Ora, io non voglio violare la loro privacy, non faccio nomi e non mi vanto di aver cenato con Overthetopdelleditoria e Overthetopdelweb (è da sfigati, ma io non stavo nella pelle, conversavo e linkavo). E mentre le fans su twitter aspettavano febbrilmente l'inizio della premiazione, noi si pasteggiava a polenta e gulash...

Mi sto dilungando una cifra. Urgono foto della premiazione.

Ero praticamente sul palco, dietro a Jolanda he twittava a manetta
La premiazione dei Vendommerda Awards
La divina Spora
Non abbiamo vinto il Macchianera.
Ho visto e baciato la Zitella. Non l'ho fotografata, ma credetemi è bellissima e divina.
Ho assistito alla cerimonia di fianco a Riccardo Luna e poi a Beppe Severgnini (mamma scusa non mi sono fatta la foto con lui perché mi vergognavo a chiederglielo).
Ho sentito il boato di protesta quando è stata annunciata la vittoria di Renzi (chi ha visto solo lo streaming si è perso i vari vattene - basta - machiccazzotihavotato).
Ho riso da morire durante le premiazioni dei Vendommerda Awards.
Ero vestita così
La giacca fuxia, il mio cavallo di battaglia da anni
 Sono tornata a casa sana e salva e felice.

sabato 22 settembre 2012

Il blocco della blogger

Una vita dalla straordinaria normalità non è una grande argomento per cominciare un post. Prima di cominciare a scrivere un post, mi chiedo se IO lo leggerei e soprattutto se ho già in testa tutte le parole che servono. Mi chiedo se ho veramente qualcosa da dire. Non posto ricette, né scrapperie varie, e il mondo "mamme e bambini dududadadà" mi annoia da matti: e quindi non mi va di parlare dell'ultimo "inserimento" alla materna (che è andato bene), dello spannolinamento notturno (che non va bene), di biberon e giochi. Non mi va, non m'interessa.
Leggo post meravigliosi e anelo ad avere una così grande capacità di raccontare anche solo una sensazione o un banale episodio in modo tanto accattivante e poetico. Altrettanto ammiro chi riesce a mettere nero su bianco esperienze drammatiche o dolorose senza cercare né compassione né ipocrita solidarietà, ma al contrario suscita discussioni e contribuisce alla crescita altrui. 
Poi c'è anche il fatto che un sacco di gente che conosco de visu mi legge e questo tarpa le ali alla mia ispirazione (altrimenti sai che aneddoti da sballo scriverei...). Quasi quasi mi apro un blog anonimo, dove non parlo di bimbi, di mamme e faccio anche finta di essere un uomo...
Tutto questo per dire che qui c'è poca ispirazione, poco stile, poco tempo, poca voglia. Quindi linko un po' di post DAVVERO belli e interessanti, è quello che so fare meglio (ah, anche fare le domande mi viene bene, vedi un po' l'intervista a Sfolli).
- Mercoledì dovrei andare al concerto dei Radiohead, ma probabilmente i miei compagni di viaggio mi stanno tirando il pacco, quindi mi consolo leggendo che Creep ha 20 anni ma la mia preferita è sempre Fake plastic trees e io nel '92 avevo appena scoperto i Doors.
- Questo mese su genitoricrescono (che vi ricordo è candidato ai #MIA2012 come "Miglior sito per mamme e bambini", categoria 23 - votatevotatevotate) il tema "Genitori contro tutti" ha ispirato contributi che oserei definire epici, non ve li posso linkare tutti, suvvia un po' di impegno (e poi chi li sente, quelli della redazione, se ne dimentico uno?). Fra i contributi al blogstorming sono stata stregata da Io sbaglio.
- La Frollina va in prima elementare (miiiinchia, la stava svezzando quando ho cominciato a leggere Panzallaria) e Marlene ha avuto il suo secondo bambino: AUGURI!!

NdR Per scrivere questo post ci ho messo un'ora e passa, sul computer è partito l'antivirus quindi tra una riga e l'altra avevo giusto il tempo di farmi una fetta di pane e nutella: l'iPad è nascosto da qualche parte in casa così magari CialtrOne si fa passare la fissa di tenermelo occupato per ore per guardare i suoi cacchio di video di trattori (e non sappiamo neanche come prenderà il fatto che non potrà più vedere i cartoni su Sky, visto che fra poco scade l'offerta "canali aggratis": cercheremo di distrarlo con lezioni di musica e basket, aiut).

martedì 4 settembre 2012

Amici miei


Ieri giornatona sul web! In ordine cronologico
- tre graditi e sospirati ritorni: Pentapata, Just a little bit of green e Là in mezzo al mar (che poi invece sono due e non tre e io le adoro e venero).
- Marco, aka The Queen Father, scrive su Vanity Fair (qui il suo primo articolo). Ripeto: Marco de Roma, e poi de Londra, e ora de Pariggi, l'amico che ha disegnato il B.A.B. e l'header di questo blog, che ci telefoniamo alle feste comandate e quando siamo depressi, insomma questa bella personcina scrive sul mio giornale preferito, va be' sulla versione on-line ma intanto lui sì e altri milioni no, l'unico giornale che compro anche in versione cartacea (anche se in quei bei periodi riesco a leggere solo la copertina, le lettere e la Bignardi). Bravo, evviva, complimenti a te, sei un figo: è già partita la ola gallina su FB, dove io mi chiedevo però dove fossero finiti quelli che non festeggiano, quelli che "ho amici gay, ma sono contrario a unioni gay e adozioni", quelli che "non è normale"... Poi alla fine si sono palesati, ovviamente, mica gli manca il coraggio, a quelli.
- Kikki mi manda un messaggio su FB "Complimenti per la nomination di Genitoricrescono ai Macchianera Italian Awards!" (a parte che è matta e adorabile) COOOOOOOSA? Non che non sia meritato o che fosse impensabile, ma dico io, entrare nelle nomination senza farsi pubblicità né richiedere il voto, è stata una sorpresa da sballo! Io godo come se avessero votato me in persona, ma suvvia, ci scrivo una volta al mese, le vere eroine sono le cape, Silvia & Serena... Epperò io sono stradilàdifelice e vi invito a votare numerosi come i centesimi che servono per un pieno di benza, eccovi il link diretto per il voto ai #MIA2012 (categoria 23 " miglior sito per mamme e bambini"). C'è la rottura di palle di dover votare tutte le categorie, ma fate a caso, esattamente come alle elezioni amministrative (e infatti guarda in che bel Paese viviamo): se siete in alto mare vi suggerisco i miei voti su tweet e tweetteri: @lddio, @lazitellaacida, @bedrosian, #vadaabordocazzo, #querelaconpaola, @einaudieditore.  (Dai, fateci vincere, così vado a ritirare il premio in lungo paillettato, il discorso di ringraziamento è quasi pronto - anche se è quello per gli Oscar, ma lo posso adattare).

giovedì 30 agosto 2012

E la tartaruga calabrese

Ho iniziato il "post del rientro" centoquindici volte. Begli incipit, eh (ma poi mancava il seguito). Uno era così "Non so come iniziare", un altro così "Grazie a Dio è passato un bel po' di tempo da quando avevamo l'obbligo di riempire una pagina dopo aver scritto l'orrido titolo "Le tue vacanze". Quindi, siccome non interessano a nessuno i miei racconti  di grigliate, scarpinate, dormite, bambini scorrazzanti, bagni nel lago", un altro ancora "Ciao! Sono tornata! Ma quante figate abbiamo fatto in vacanza?! Ora ve le elenco tutte:", e un altro "Uh non vedevo l'ora di tornare amici, vi sono mancata?". Sì, sono candidata allo Strega. E sì, sono intelligente ma non mi applico, al contrario di  un'unghia finta.
Prima della sessione di diapositive delle vacanze, mi appunto tre cose, ché a me il blog serve anche come agenda.
- Cialtrone ha ricominciato una fase di balbuzie (stavolta dice che la sua voce salta). Dura da circa un mese, ci è sembrata più pesante delle altre: noi abbiamo continuato a comportarci come se non ci fosse niente di strano nel suo modo di parlare, non gli abbiamo fatto notare niente e lui stavolta ha trovato un modo di non incepparsi: o parla come un robot, con tutte le sillabe scandite, o canta (ci siamo fatti due settimane di lago alpino con la fissa sull'album L.A. Woman dei Doors: immaginate di attraversare boschi silenziosi o costeggiare il sopracitato lago con Love her madly, L'America, The changeling e la sempreverde L.A. Woman).  A breve rivedremo il logopedista e riparlerò con le maestre. Non bastasse questo, il bambino che abita vicino alla nostra casetta di montagna gli ha insegnato un sacco di parolacce e bestemmie, carinissimo.
- Fare la nonnastra per un giorno mi ha confermato una certezza: i bambini sono falsi. Fanno impazzire i genitori e sono bravissimi con chiunque altro. Io, che ho avuto due non-dormienti-MAI, ho addormentato plurime volte la bambolina bionda (non senza vantarmi) senza fare niente altro che cullarla energicamente e cantarle stellastellina. Adorabili quanto falsi e bugiardi.
- Ho letto un libro meraviglioso, Accabadora di Michela Murgia. Pubblicato nel 2009, quando sono arrivata alla fine mi sono chiesta che cavolo di persona sono stata in questi tre anni senza avere dentro di me questa meraviglia. Straconsigliato. Ho letto anche Il momento è delicato di Ammaniti, tutt'altra cosa, ma divertente e a tratti da scompisciarsi, ad esempio nel racconto "Il mio tesoro" ridevo senza freni disturbando non poco il mio tesoro.

Come dite? Tutte queste cose c'entrano pochissimo con la vacanza? Ma per quello ci sono le foto...


Riassunto delle vacanze? Lago, lago, lago e tournée dei (bellissimi) parchi giochi della valle. 
E la tartaruga del titolo? L'abbiamo incontrata sui pascoli a 1600 metri, in mezzo ai campanacci delle mucche, era in vacanza coi suoi padroni (che si lamentavano del gran caldo di quest'estate...).

venerdì 10 agosto 2012

Offline: Heidi ci aspetta

Le uniche valigie pronte sono quelle dei bimbi, perché le ha fatte la nonna...
Mi manca solo
- preparare la valigia mia
- svuotare il frigo (non pulirlo, eh!)
- derattizzare la casa
- fare la lista SCRITTA di tutto quello che sto per dimenticare
- stirare e mettere le tende al loro posto
- mangiare, dormire, chiudere casa e partire

Dovrei farcela...
Buone vacanze a tutti! Le nostre saranno cialtrone come sempre...

lunedì 30 luglio 2012

Le vere vacanze!

Oggi ho l'onore di essere stata pubblicata su Genitoricrescono, con un post scritto in tempo di record "Vacanze senza figli: una mano santa". Vi aspetto di là!

venerdì 20 luglio 2012

La carrozzina

Ci siamo conosciute quasi tre anni fa (anzi, tecnicamente più di tre anni fa) e pensavo di sapere tutto di te: so che canti benissimo e sempre, adori giocare con le tue bambole e metterle in castigo a fare i pensierini, mangi tutto e in due tempi, vai all'asilo felice e torni a casa altrettanto felice, ti cambi le scarpe quattro volte al giorno, ti lamenti per ogni microdolorino, non vuoi baci da nessuno che non sia il tuo papà. Sì sì, credevo di conoscerti a memoria e invece oggi, con la prospettiva di un weekend intero da sole ti ho proprio ri-conosciuta. Non sei affatto piagnucolona e smorfiosa, giochi per ore inventandoti una vita dietro ogni filo d'erba, che ora è un cavolfiore, ora è una medicina per la bambola, ora una penna; consoli la bambola che "non vuole andare dalla dottoressa perché non vuole curarsi", staresti ore a guardare il video dell'asilo, mi abbracci forte e mi dici che mi vuoi bene ogni quarto d'ora, sei ordinata e prima di farti la doccia hai messo tutti i tuoi vestiti nel cesto della biancheria. Prima che nascessi mi sono spesso chiesta, con senso di colpa, se non avrei fatto un torto a tuo fratello dandogli una sorellina piccola che lui non era pronto ad avere: ora mi chiedo come saresti tu senza tuo fratello. Mando via questi brutti pensieri e penso che forse non sapresti che ti piacciono anche i trattori e le macchinine, saresti vestita più da femmina e non con i vestiti suoi da maschio, saresti meno generosa e meno comprensiva di fronte agli sbrocchi di un altro bambino.
Oggi ti ho finalmente regalato la carrozzina nuova per le tue bambole perché sei proprio l'amore mio totale (goditela tanto finché non torna il buzzurro assassino di giochi).

lunedì 16 luglio 2012

CaT 2012 #2: Presentami un blog di viaggio

Immagine presa qui, of course
In ritardo sulla tabella di marcia, as usual, ma ho avuto qualche piccolo impegno... (tipo passare 2 giorni in ospedale con CialtrOne e la sua disidrataziOne)
Nel gelidi corridoi dell'ospedale (aria condizionata a palla, direi anche fuori legge) però ho pensato molto a quale blog di viaggio potevo presentare per la Caccia al Tesoro di Mammafelice e la scelta è caduta senza dubbio sugli amici di Porcellino Giramondo dove vai?
Le loro mete non sono esotiche ma sono raccontate con grande delizia, e il piccolo Samuele adora scorrazzare in giro coi suoi giovani genitori.
Il post che mi è piaciuto di più però, e so che loro mi perdoneranno, non riguarda un viaggio ma un tutorial per costruire una cucinetta per bambini (noooo non hanno rischiato la vita e le dita, e nooooooo non hanno detto neanche una parolaccia mentre realizzavano la mitica "anta del forno", e ancora nooooooo non hanno schiavizzato l'infante destinatario del gioco). Bravi Elena e Manuele e buon viaggio! (senza cucinetta, vi auguro!)

mercoledì 11 luglio 2012

Nella prossima vita voglio essere

La Pimpa



Raffaella

(E' che sono chiusa in casa da due giorni col nano scagazzante)

martedì 3 luglio 2012

Estate cialtrona e caccia al tesoro

La famiglia Cialtrons è entrata nella (detestata) versione estiva che comporta:
- fine delle attività "regolari" dei bambini il 30 giugno e inizio di quelle costose il 2 luglio: lui al centro estivo, che non è altro che una scuola materna senza maestre ma gestita da diciottenni rincoglionite all'apparenza defunte; lei sempre nel suo nido ma con la retta raddoppiata
- arrivo di Caronte (che pare sarà seguito da Lucifero) e conseguente boccheggio nella casa assolata e priva di aria condizionata: quindi fnestre e scuri chiusi fino alle 19, quando finalmente apriamo tutto facendo entrare una piacevole aria bollente. Io resisto, mi consolo (un pochino) pensando che c'è gente che sta molto peggio di noi, il marito soccombe e smadonna, i bambini si sollazzano in giardino con una tinozza d'acqua dopo un pomeriggio di disegni, cartoni e video di trattori (tutto rigorosamente al buio)
- divieto assoluto di accendere i fornelli: comodo e divertente quando non hai figli, un incubo quando i tuoi figli non mangiano verdure crude tranne i pomodori. L'anno scorso la mia amica Melazenzero mi aveva consigliato un sacco di ottime alternative al solito panino con prosciutto, quest'anno si sono anche un po' evoluti, quindi accettano mozzarella con pomodori, hummus (lui a cucchiaiate, lei con grissini), roasbeef freddo, pasta fredda (lui senza condimento, già!, lei con la qualunque), couscous e vagonate di yogurt. Mi direte che la pasta va comunque cotta... sì, lo faccio, alle 9 di mattina...
- secondo tentativo di spannolinamento notturno per  CialtrOne, che fa il figo ma ancora non ha capito che di notte ci si deve alzare per la pipì. L'estate scorsa ho gettato la spugna, stavolta, anche a costo di fare una lavatrice al giorno solo per le lenzuola, vincerò io
- tutto questo fino alla fine di luglio. In agosto ci salvano i nonni-santi-subito e tre settimane di ferie. E fanculo anche alle vacanze italiche, che in tutta Europa sanno come si fa.

MA
avevo iniziato questo post solo con l'obiettivo di partecipare alla Caccia al tesoro di Mammafelice, e con la solita fretta di pubblicare mi stavo perdendo!
Non ho mai partecipato ma quest'anno non potevo perderla, visto che inizia proprio con la proposta che più sento mia: presentami un blog! E io, che per passione i blog li seguo, li coccardo e li intervisto, non mi sono mai neanche preoccupata di presentare il mio, troppo cialtrona inside!
Vado:
Chiaradinome nasce nel luglio 2010 per una insana passione per il mondo dei blog mammeschi (poi ho un po' allargato la visuale, per fortuna) che leggevo complusivamente alla ricerca di risposte non convenzionali sulla maternità e sull'educazione dei figli. Grazie al blog sono diventata una mamma migliore, lo posso giurare, e una donna che ha trovato una realizzazione anche al di fuori della triade casa-famiglia-lavoro: ho conosciuto persone eccezionali con le quali, come dice Barbara, "siamo diventati una famiglia allargata".
Un buon motivo per seguirmi? Scrivo poco e raramente (quindi non intaso i feed), scrivo per elenchi (quindi si possono saltare i punti che non interessano), racconto di me cercando risposte (che spesso sono utili agli altri: ecco, quindi i commenti sono un altro buon motivo) e senza giudizi. Ah, i miei bimbi sono belli e simpatici, non vorrete perdervi le loro imprese che mi fanno uscire di testa?
Due post che vale la pena leggere: secondo me "La Puglia, Internet e la profondità di pensiero" (anche solo per il titolo) e questo, nato nel delirio della febbre. Di straforo segnalo anche 3 post di servizio: quello sulla sicurezza dei bimbi in auto, quello sul primo soccorso pediatrico e quello sulla coppetta mestruale (non poteva mancare!!!)
Se vi ho convinto a seguirmi, potete farlo agevolmente sulla pagina Facebook e su Instagram e non agevolmente su Twitter (dove il profilo è privato per il terrore che qualche collega, o peggio, qualche capo mi trovi - comunque basta richiedere l'accesso e vi sarà dato, a meno che non vi chiamiate @ilmiocapo o @ilvicinodiscrivania), oppure abbonandovi ai feed.

Alla prossima tappa!

martedì 26 giugno 2012

Esame d'arte su Twitter

Immagine presa qui
A me non è ancora passata l'angoscia per gli esami di maturità... Specie in questo periodo, quando migliaia di studenti sono alle prese con questa tortura, mi capita di sognare improbabili interrogazioni ed esami scritti. Stanotte ero impegnata nella prova di arte: avevo solo un foglio e una penna con l'inchiostro color oro, e fino a un minuto prima di svegliarmi mi scervellavo per rispondere a queste domande: 
- Instagram sì o no? (mah) 
- Una grande personalità del secolo scorso, incluso l'anno 2001 ma solo fino al 10 settembre 
- Il valore di Picasso secondo Sotheby's (un miGliardo?) 
Arrivata qui, la penna ha cominciato a perdere inchiostro, io cercavo disperatamente di mandare i quesiti su Twitter per avere qualche suggerimento ma non mi ricordavo la password, il foglio diventava sempre più piccolo e d'oro, tutti consegnavano papiri (ma che diavolo avranno mai risposto?!), i professori incalzavano...  
E quando il moccioso si è presentato nel lettone alle 6.45...
- Mamma, che ore sono?
- LA SO! Settemenounquarto!
- Mamma?

Ehi amici, non avete ancora letto la mia rubrica su genitoricrescono? Oggi tocca a Nicoz Balboa, accattatevill'!

giovedì 14 giugno 2012

Quello che resta di #mammacheblog

Barbara mi ha chiesto un post cazzaro, Patrizia dice che ormai scrivo per elenchi, io ci ho messo 3 giorni a riprendermi neanche fossi andata a un rave. Quindi ecco l'elenco cazzaro e psichedelico (naturalmente random).
- La seconda volta è anche meglio della prima. Stessa spiaggia stesso mare: la formula "ritroviamoci qui come l'altra volta" fa molto reunion, invita alla comunella e alla confidenza, dà sicurezza. La seconda volta non tremi alla vista delle stars, ti metti subito a tuo agio e te la godi molto di più. Io ho praticamente pranzato con Natalia, ma non me ne sto vantando in giro, nooooo...
- La seconda volta ti fa godere della gioia delle "primine" (fin dal viaggio di andata, con Barbara che ogni tanto mi toccava "Ma sei vera?!"), ma non ti evita in alcun modo gli urletti da pollaio quando incontro le altre galline.
- Il meteo (con lo zampino del marito) ha determinato il look: niente abitino sfizioso ma pantaloni verdi e camicia bianca e sandali neri. Ma mentre le altre blogger infilavano in borsa delle comode Birkenstock, io ci mettevo le scarpe coi tacchi, anzi LE scarpe: senza falsa modestia, le più fotografate della mia vita, e per molti, il mio segno distintivo... Maronn', ma quanto me la tiro?!

(Anna: "Dimmi almeno che ti fanno male" "Da morire")

- Ho parlato con Lucia di "Thomas Jay": poche parole, ma il fatto che sia piaciuto così tanto anche a lei mi rincuora e mi esalta, nonostante mesi di astinenza dai libri so ancora riconoscere un capolavoro.
- Ho fatto pochissime foto, tutta intenta a chiacchierare e a seguire i MomTalk. Di una sono proprio fiera: sono tre ragazze fantastiche, tutte e tre primine (la ormai-stra-citata Barbara, Giada di QuandoFuoriPiove e Camilla di Alice in Newland), bellissime. Io ho solo consigliato loro la regola della foto ben riuscita: mento in avanti... 

Vi rimando a blog molto più seri di questo l'approfondimento sui Mom Talk, che quest'anno sono stati molto approfonditi e partecipati: io ho seguito bene bene solo l'ultimo, mi sono divertita, mi ha coinvolto, mi ha lasciato molto su cui riflettere.
Il blog professionale non riesco a farlo: scrivo quando ho voglia, non sono costante, non ho tempo, e quel poco che ho lo disperdo in mille rivoli. Onore e merito a chi riesce a farne una professione e a chi semplicemente lo fa bene perché ha qualcosa da scrivere e sa farlo, ma io cerco di essere onesta con la me stessa blogger: più di così gnaaafò.

venerdì 8 giugno 2012

Il giorno prima: Social Family Day

EMOZIONE!!!!!!
AGITAZIONE!!!!!!!!
Non so da quanto tempo aspetto di rivedere tutte le social amiche, ah sì, dall'ultimo Mom Camp... L'agitazione è la stessa, la gioia ancora di più perché so già che sarà bellissimo vedersi e rivedersi, conoscersi e riconoscersi. Conto i minuti che mancano a tutti quegli abbracci, quei sorrisi, quelle risate finalmente dal vivo e non dietro un monitor. Da settimane mi preparo a quest'evento ma ovviamente nulla sarà pronto prima di domattina alle 6.30...
- Non so come vestirmi. Dicono che pioverà, ma nel mio guardaroba quest'opzione non è prevista, specialmente nel reparto scarpe: metterò comunque i sandali, ma sono ancora indecisa tra pantaloni verde fluo e abitino corto. Deciderò domani mattina quando aprirò la finestra. Tra l'altro oggi mi sono dedicata allo shopping compulsivo ("nonhonientedamettermiiiii!") e probabilmente metterò un vestito storico che piace a mio marito ("trooooppo bella!").
- Domani verrà una babysitter (la nostra prima babysitter!) che non ho mai visto ad aiutare l'uomo e il suo compare, che con 3 bimbi piccoli sennò come fanno?, e che andranno a pranzo mentre la sciagurata si smazzerà il parco nani. Auguri.
- HO PULITO LA MACCHINA. Dentro. Ho delle ospiti molti vips per un tratto di viaggio e le due dita di polvere fanno brutto.
- Non ho fatto i segnalibri come l'anno scorso. Vabbè.
- Ho fatto benzina e non ero neanche in riserva.
- Ho messo lo smalto. Anche ai piedi. Fichissima.
- Ovviamente non mancherà il social brufolo.

A domani, galline!

martedì 5 giugno 2012

Solo per i nonni!


Venerdì 1 giugno abbiamo diplomato anche CialTwo...

martedì 29 maggio 2012

Per A.

Amica mia non ho parole. Mi sembra tutto così assurdo e crudele e ingiusto. 
Mi hanno detto che non c'eri più mentre il palazzo dondolava sotto i miei piedi. Non sono neanche riuscita a piangere, ancora. 
Chi ti conosceva non ha bisogno di parole per ricordarti, ma quelle che sentono di più sono "brava", "coraggiosa", "eccezionale", "riservata": era impossibile sapere quanto stavi male perché non ne parlavi mai, andavi sempre avanti, un caterpillar. 
Chi non ti conosceva non sa ancora di aver perso una persona preziosa. 

Non credevi nei santi e nel paradiso, ma io ti voglio immaginare da qualche parte lassù, finalmente libera di quel corpo che ti aveva imprigionata e punita. 
Davvero, non ho parole che non sembrino retoriche o inadatte per un dolore così grande. 
So che questa ti piace.

giovedì 24 maggio 2012

Scritti latitanti

Ora o mai più. Alla rinfusa, come vuole la cialtron-tradizione.
- I bimbi sono dai nonni. (Coro di OOOOOOOOHHHH) I miei genitori ci hanno fatto questo grande regalo, proprio nel momento in cui stavamo seriamente per strinare tutti e quattro: io stufa di correre, lui stanco di guidare e di arrabbiarsi, loro stufi di noi. E quindi abbiamo questa settimana di pace reciproca e torneremo ad amarci più di prima.
- Il lavoro è un delirio ma sempre più soddisfacente. Il capo brutto mi ha fatto piangere come una Fornero a caso: c'è quest'attività che devo fare tutti i venerdì, progettata 4 secoli fa e da 4 secoli sempre uguale a sé stessa e assurdamente complicata; ebbene, io eseguo gli ordini, ma la cosa è così complicata che chi mi deve fornire i dati butta numeri a catso nelle tabelle excel e io mi prendo le parolacce. E poi devo chiamare gli altri e dire loro che sono dei cazzari incompetenti. Come dire... un po' odiosa... Però il resto mi piace da sballo.
- Ho una nuova droga. Si chiama busuu.com (ce l'ho come applicazione dell'iPad): è un'enorme contenitore di corsi di lingua che uso per rispolverare il tedesco. La figata è che dietro c'è tutta una community di native speakers che ti corregge gli esercizi in tempo reale e io, che sono professoressa dentro, mi perdo le ore a correggere gli errori degli sventurati che imparano l'italiano e scrivono frasi tipo "Ciao! Sono Russia!", "Io ho occhi scuro, il capelli lisci e lunghi sono moro e magra", "Loro essate uomi e donni". Crudelia!
- Siamo pazzi per i libri. In paese c'è stata una specie di fiera del libro per bambini e ragazzi, ci ho portato CialtrOne e lui (se la genetica non è un'opinione) è impazzito per tutta quella scelta di letture. Abbiamo avuto anche la sgradevole impressione che la tipa che organizzava le sessioni di lettura aperte ai bimbini over 4 anni non fosse affatto adatta al ruolo: incapace di sorridere e di interagire con i bambini parlanti e domandanti (il mio: "Maestra, ma perché la signora è arrabbiata?", "Maestra, ho paura di quella strega!", "Ma se la principessa è malata deve andare dal dottore con l'ambulanza?"), non ha comunque sminuito il nano entusiasta che è riuscito a estorcermi mille dollari per qualche libro della Pimpa, dei Barbapapà e di quel fifone di Topotip.

Io invece, dopo essermi liberata di Barney Panofsky e di Mr. Gwyn, mi sono imbarcata sulle "Correzioni" di Franzen... Molto probabilmente scenderò dalla biscaggina e mi dedicherò a Thomas Jay
(sempre se riesco a schiodarmi da Vanity Fair, del quale ormai leggo solo i titoli in copertina)
(e sempre se il web la smette di produrre tanti post interessanti e avvincenti... Vi butto là qualche titolo random? Le pagelle di stile della Zitella, la recensione di Dirty Dancing, i compiti del papà, i figli maschi, e, tra tutto quello che è stato detto su Brindisi, Al posto vostro e Cosa aggiungere?.)
- Cialtrone e la voglia di imparare. Vuole sapere che lettera è, che numero è, mi disegni la R?, ma 7 è numero o lettera?, guarda cosa ho scritto! (Noi accompagniamo, rispondiamo ed esultiamo, ma non insistiamo: e lui gradisce)

- Oggi è stata pubblicata una nuova intervista su genitoricrescono. Si tratta di Cristina, l'autrice del blog "Sì, sono tutti miei!": è bella, intelligente, simpatica, scrive bene, si merita tutto il bene che ha costruito.

Ok?

lunedì 7 maggio 2012

Singing in the car #4

Un qualunque viaggio in macchina che superi la durata di mezz'ora.

Prima di salire.
"Bambini avete fatto pipì?"
"Sì" 
"No, non mi scappa" "Falla lo stesso" "Ma se ti dico che non mi scappa!"
"Avete i vostri giochini, i libretti, non litigate, è vero?"
"Ma nooooo mamma, promesso che non litighiamo".

Dopo cinque-minuti-cinque.
"Mamma, mi scappa la pipì!"
"Adesso te la tieni"
"Ma mi scappa!!!"
"Anche a me scappa la pipì!"
"@#[ùèì0òèzzzzzzzzo!".

Dopo 15 minuti.
"Mamma vorrei acqua"
"Mamma, vojo acqua!"
"Come si chiede?"
"Piacele, vollei, piacele"
"Mamma, cleche"
"Ma insomma, non hai capito che devi chiedere per piacere?!"
"Piacele, vollei, piacele"

Litigone pazzesco: "Mi dai la macchinina?" "No, è mia!" "No è mia!" "Dammela" "NOoOoOoO!", volano schiaffi, pianti, urla "Brutta!" "Mamma, mi ha detto blutta! Blutto!" E giù a piangere in due.

Rimedi (in ordine di apparizione):
1. Mediare
2. Provare a sedare
3. Urlare di smetterla
4. Far partire una gragnuola di manate alla cieca sui sedili posteriori (ottenendo solo una lussazione alla spalla e un ematoma alla mano)
5. Alzare il volume:


N.d.A. Nessun bambino è stato maltrattato per scrivere questo post: i miei figli adorano i Muse.

La rubrica è un'idea di Pentapata. O di Lucia. O dei giapponesi (pare).


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...