martedì 27 dicembre 2011

Senza esplicito vietteloaripija'

... non me lo vado a riprendere!
Notizie dalla montagna: i bambini hanno la febbre a turno, le telefonate si svolgono così 
- Ciao, a chi tocca?
- A lui, ha 39°
- Ah bene, dagli una badilata 7,5 ml di Nurofen...
- Ok, e non ha mangiato niente. Lei invece si è scofanata l'impossibile, sta bene ma mette il muso appena le dici qualunque cosa (impossibile, non è mia figlia)
- Ignorala. Ci sentiamo dopo.
... Due ore dopo
- Ciao nonni, come stanno i pacchi di Natale?
- Lui benissimo, ha mangiato tutto quello che ha perso ieri. Lei invece...
- Quanto ha?
- 37,7°... e mette il muso appena le dici qualllllunque cosa (sarà perché è malata, di solito è così carina, accomodante, mica come la biondina ricciolona...)
Stamattina ero davvero demoralizzata... un conto è averli qui e lasciare che la febbre faccia il suo lavoro sopportando gli umorini lunatici, un altro è averli a 200 km di distanza, anche se in ottime mani, e sapere che devono restare chiusi in casa per giorni, mentre fuori le giornate sono stupende e i nonni devono sorbirsi telefonate nostre, malumori dei bimbi, dosi di medicine, notti insonni. Così ho lanciato un help su FB:
Alla fine mi avete portato bene, oggi nessuno ha febbre (lo scrivo toccando ferro). Notare che tra gli assennati consigli di mamme spunta l'appello del cinico dottore, che mi rimprovera per i troppi post bambino-centrici, "Parti e corri da lì no?".

sabato 24 dicembre 2011

Buon Natale geek

Un video imperdibile per chi bazzica molto i social network e la rete tutta (i tossici come me, tipo).
Il mio modo di augurarvi un buon Natale, spero un giorno di spensieratezza, di pausa, senza dimenticare nessuno ma, per una volta, ricordandoci anche di tutto quello che ci fa dire "Sono una persona fortunata".
Auguri cialtroni, come sempre...


mercoledì 21 dicembre 2011

Post consolatorio, lamentoso e poco intelligente*

La settimana prima di Natale è una palla unica, o tante che roteano vorticosamente...

All'ultimo minuto si decide di fare i regali e da noi parte l'operazione "calendario con le foto dei bambini", rigorosamente solo per i parenti, economico (col 50% di sconto), rapido (fatto ieri, lo pago e lo ritiro venerdì). Praticamente indolore...
Pranzo di Natale: con una sola telefonata mi sono aggiudicata 16 persone, poi Babbo Natale (esiste!) ha suggerito che forse non ci stavamo tutti e quindi saremo solo in 7, gli altri ci raggiungeranno per il caffè e i dolci. Menu? Pasticcio di carciofi fatto dalla nonna, lasagne al ragù, cotechino con la pearà, lenticchie. Evento clou della giornata: i nonni si porteranno i cuccioli di mamma in montagna. Per UNA SETTIMANA. (Da quando l'abbiamo saputo, il nostro mantra è "26 dicembre": GIURO che non scenderò neanche dal letto. E per tutta la settimana entrerò in ufficio alle 9.30 - l'invidia scorre a fiumi, vi sento!).
Recite di Natale: abbiamo dato. Ieri la mocciosa si è esibita in un "che ci fa tutta questa gente nel mio asilo, toglietemi subito questa gonnellina e questo cappello da babbanatale, voglio il papà, non schiodo un sorriso manco se v'impiccate, anzi no, ci sono i popcorn, evvai!". Alla lotteria ho persino vinto un libro con annessa bottiglia di spumantino (ecchecculo). Oggi il moccioso si è esibito in "Mamma, papà! Mi vedete, sono qui, ciao! Bambina spostati, anzi abbracciamoci, però spostati che non vedo i miei, ciao mamma!" [La recita in sè è stata piuttosto noiosa, non mi sono neanche commossa, stavolta. Lo spasso è stato garantito da mio marito e dai suoi commenti acidi sui partecipanti... "Guarda quella, sapevo che scendeva da un suv bianco parcheggiato in curva: mi sa che ce l'ha d'oro... E infatti si sbaciucchia col più figo del mondo, si son proprio trovati... E ti pareva che non la faceva lei la fatina, la bambina perfettina! E comunque il nostro è il più figo del mondo!". Per fortuna in mezzo a musichette pallosette è partito il Duca.

*Ecco, non so se questo post mi è venuto come consigliano i Coniugifelici di Retelab: io ce l'ho messa tutta per farlo esattamente come da titolo...

Piccola postilla: Ilaria/Sandra ti penso e non sono ancora riuscita a trovare le parole da dirti. Ti abbraccio.

venerdì 16 dicembre 2011

Non solo stufa a legna

Oggi metto un po' in spolvero il blog perché è appena uscita una mia bellissima intervista sul sito mammenellarete.it, leggetela e commentatela (potrei anche risultarvi simpatica, ma forse no). Quindi urge scrivere qualcosa altrimenti i lettori che arrivano da lì si trovano il post sulla stufa a legna e mi immaginano spignattante e rustica.

E siccome quando ci si presenta a degli sconosciuti spesso si mostra il proprio lato migliore (nel mio caso il destro), ora vi parlo da web-social addicted e vi racconto un po' cosa mi succede intorno. Tutto il mio mondo virtuale-reale in link.
- Domenica non ho partecipato al blogging day promosso da Barbara Mammamsterdam perché non ci stavo dentro coi tempi e non avevo l'ispirazione. Il titolo è bellissimo "CommuoviamociCorreggiamoci", il banner geniale, i post partecipanti pieni di spunti e riflessioni altissime, io me li sono bevuti tutti in poco tempo: le #donnexdonne sono davvero troppo avanti!
- Lunedì giornatona per il mio amico Marco The Queen Father, che è stato intervistato da una radio nazionale, R101 network, sulla sua esperienza di padre: il gruppo d'ascolto c'era, le vuvuzelas anche, ma purtroppo l'intervista è stata molto breve e poco esaustiva, qui trovate il link per riascoltarla. Nel post Marco vi racconta un po' com'è andata la giornata, perché se si è parlato poco, si è invece scritto molto: è nato un dibattito su FB, in cui ci siamo scontrati vivacemente con una manica di omofobi-veterocattolici-razzisti-sepolcriimbiancati, non è stato piacevole leggere alcune considerazioni che esulavano da ogni parvenza di ragionevolezza o comprensione... E mentre io rimuginavo e bollivo, Owl e Nina scrivevano, parole taglienti e vere che condivo in pieno. E che mi hanno permesso di fare un po' di pulizia dai miei contatti FB (sì, proprio tu che condividi gli articoli che promuovono le terapie per guarire gli omosessuali).
- Grazie a Nora, che ormai non ha più solo due cuori ma il doppio di tutto :-), e alla sua iniziativa di swap natalizio tra blogger ho scoperto una ragazza fantastica, Cri della Casa delle nuvole gialle, alla quale sono stata abbinata, e che mi ha già mandato un regalo bellissimo e utile per una grafomane come me, questo:


(Cri il tuo regalino è nella mia testa, domani parte)
- Ieri sera, dopo una lezione anti-panico sul primo soccorso pediatrico tenuta da un papà medico al nido della nana, mi sono dilettata con la chat di genitoricrescono... argomenti? Pantegane rosa, pandori cinesi, Sandra e Raimondo, nanna (inevitabile!), stanchezza, alcolici e barrette kinder. Uno spasso!
- Vi ricordo che domani a Milano, al Teatro Verga si parlerà di #2eurox10leggi finalmente dal vivo e con ospiti illustri. Se potete andarci fatelo!



giovedì 15 dicembre 2011

La stufa a legna

Il calore che regala una stufa a legna è impossibile da raccontare, ha un profumo che i termosifoni se lo sognano. E vogliamo mettere le soddisfazione di riuscire ad accendere il fuoco la mattina e far trovare la stanza calda al maritozzo che ti manda per questo uno sguardo pieno di gratitudine e d'amore? 
Per non parlare del fragrante profumo del pane o dello strudel che si scaldano in forno o, gioia di tutti i sensi, quello delle bucce di mandarino messe a seccare sopra la stufa e poi bruciate nel fuoco. E perché un sughetto di pomodori e tonno senza soffritto ci sembra più buono di quello che mangiamo a casa?
 
 
Nella mia prossima casa (speriamo quella dei sogni, quella definitiva) non mancherà una stufa a legna. E il fornello sarà di smalto bianco: molto meno ficko di quelli in acciaio, troppo country style, ma in 40 secondi crono viene pulito che è uno spettacolo.

martedì 13 dicembre 2011

E alla fine arrivò...


[C'è molta ciccia al fuoco, cose molto serie di cui parlare e discutere, ma oggi è il giorno dei bambini e quindi godiamoci la festa coi loro occhi] [Domani è un altro giorno]

lunedì 12 dicembre 2011

Ciao ciao caprette!

Arrivati alle 10.40, il sole ha appena fatto capolino sulla nostra casetta, il prato è tutto coperto di brina... 


Twitto per scherzo "le caprette mi fanno ciao!" e dopo neanche 5 minuti si sente l'inconfondibile scampanellio... Ecco le caprette che arrivano a brucare sotto casa nostra e i bambini accorrono a guardarle, senza preoccuparsi di mettersi giacca e cappello (la pagheremo di notte, con la nana che piange per il mal d'orecchio, 3 ml di nurofen e passa tutto), saltellano sulle buche scavate dalle talpe, si riempiono di terra mandando a monte la mia idea di valigia spartana (due tshirt lunghe, due maglioni, due ginz e due pantaloni da casa per 3 giorni non dovrebbero bastare?). 

 

...continua...
 

mercoledì 7 dicembre 2011

E' il ponte, bellezza!

 
Con un panino alla cotoletta avanzata ieri, le valigie da preparare (per 3 giorni!), la spesa da fare, lavastoviglie da svuotare e bucato da stendere... Vi saluto! Buone ferie a chi va in ferie, buon lavoro a chi lavora e buon tutto il resto a chi tuttoilresta!

lunedì 5 dicembre 2011

Cara Santa Lucia...

La letterina qui è d'obbligo, noi la mettiamo sotto il cuscino e se la cara Santa passa a ritirarla ci lascia un dolcetto come ricevuta di ritorno. Il tema è libero, quali regali vorresti?, ma loro due non riescono a svolgerlo liberamente perché hanno già tanti giochi o forse perché non sono come noi (quando eravamo bambini) bombardati dalla pubblicità, come ha giustamente notato Mamarketing. Quindi siamo riusciti a ottenere solo questo:


Ora immagino una santa donna scapicollarsi tra negozi e centri commerciali (e magari li odia...) a cercare gli oggetti del desiderio... Anche se questi desideri sono, come dire, abbastanza fragili, visto che i due mocciosi non ricordano assolutamente che cosa hanno chiesto in regalo. [Mi va tanto bene che siano ancora piccoli, in queste occasioni!]

venerdì 2 dicembre 2011

Appunti

Dopo una settimana senza scrivere mi viene fuori solo un minestrone. Prendo appunti, scatto foto, leggo, lavoro, mi ammalo, VIVO ma non scrivo, chissà perché. Stanchezza, noia, banalità? Tutto questo e niente. Poi leggo il post di Retelab (di Mammafelice e Coniugefelice) dal titolo "Come farsi venire le idee" e allora butto giù (io che mi porto un taccuino da 1 euro sempre in borsa per non perdere nessuna delle geniali idee che mi vengono nei momenti meno indicati - soprattutto in ufficio).

Va bene se la mettiamo cosi?
- venerdì 25: la nana ha svomitazzato tutta la notte, io e Marito abbiamo dormito in tutto 3 ore, lei è rimasta a casa e io pure; le ho messo la suppostina antivomito perché temevo moltissimo che si ripetesse quello che è successo in gennaio, remember?, poi scopro questo... Ahhhhhhh! Panico! Per fortuna la piccola in serata torna a essere sana e brillante come sempre, quindi stop a suppostine e via.
- sabato e domenica: bene, grazie
- lunedì 28: arrivo in ritardo in ufficio perché ho perso un po' di tempo a lavarmi i capelli, ripagata da un coro (due) di "Mamma che bella che sei!". Ne valeva la pena. Il pomeriggio inizio a sentirmi male, ho tutti i sintomi della gastroenterite, allora mi schianto a letto 1. per non contagiare tutta la famiglia 2. perché non mi reggo in piedi. Ci resto fino a martedì. Urla belluine provengono dalla cucina e dalla cameretta ma disattivo l'audio e mi crogiolo nel mio dolore.
- mercoledì 30: riunione con le maestre di CialtrOne. Tremavo. Si tratta sempre del bambino che mordeva ed era aggressivo con gli altri bambini, quando era al nido, difficile da tenere in casa, forte e, appunto, cialtrone. esco dal colloquio ingrassata di 7-8 chili, camminando a un metro da terra. Maestre: "E' un bambino buonissimo, solare, sempre sorridente, collaborativo, regolare; si entusiasma per tutte le attività proposte, adora disegnare e "leggere" i libri, ascoltare le storie e stare in giardino. Ha una proprietà di linguaggio eccezionale per la sua età, conosce un sacco di termini "difficili". Canta, parla con gli altri bambini. Ah, mangia come un lupo: in mensa si riserva sempre il posto dove c'è il piatto più pieno e impedisce agli altri di sedersi dicendo "Ehi Tizio, quello è il mio posto, siediti da quella parte che è più bello". Mammafiera e Papàfiero godono.
- giovedì: in ufficio raccolgo le seguenti uscite delle mie colleghe "è una persona molto brava a metterti a SUO agio", "ti ho beccata in FRAGRANTE!", "sono molto DUBITOSA", "uffa, questa stampante non si SPROGRAMMA...", "è inutile fare tante LUGUBRAZIONI"... 

Buon weekend!

giovedì 24 novembre 2011

Lurker*

Confesso, sono una lurker.
Però però...
- leggo almeno quindici blog al giorno, e ne scopro ogni giorno uno nuovo che mi tocca poi leggere a ritroso... Negli ultimi giorni sono stata folgorata da Dabogirl (e questo post) e da MammaPellona (tutto, tutto, ma in particolare questo post fulminante)
- se un post mi piace da impazzire, invece che commentare lo condivido urbi et orbi, e di solito le mie amichette virtuali mi danno soddisfazione
- alcuni post mi ammazzano il commento o mi provocano emozioni in-descrivibili e quindi in-scrivibili... Tipo quelli che mi conquistano per la bellezza della scrittura o la profondità della riflessione, che mi lasciano a bocca aperta e incapace di produrre verbo. O quando scrivono alcune blogger, verso le quali nutro non solo rispetto ma anche un po' di soggezione (poi lo so che sono ggente come noi, le ho viste al momcamp all'assalto del vinello). Tipo la Peri in ogni sua estensione.
- altri post sono già ampiamente commentati e spesso altri lettori hanno espresso anche il mio pensiero, ma in modo più ironico, articolato e profondo. Tipo che non riesco quasi mai ad aggiungere qualcosa ai sagaci lettori di Polly...

Mi chiamo Chiara. Sono una lurker.
Ma poi mi deprimo se non commentate.

venerdì 18 novembre 2011

Il mio bambino morde(va)

Squilli di tromba!
Rullo di tamburi!
Sono stata intervistata da Silvia di genitoricrescono! E non con domande tipo "quanto la tua sconfinata bellezza ti ha ostacolata?" oppure "come fai a mantenere quei rigogliosi rotoloni sulla panza?" e neanche "quale pensi che sia la strategia migliore per ridurre lo spread?" (le risposte sono nell'ordine "un tot", "Nutella" e "mah!"). Il post si chiama "Intervista a Chiaradinome: il bambino che morde" e vi invito caldamente a leggerlo e commentarlo: nella mia esperienza, tutti i post di GC hanno dato origine a bellissime discussioni dalle quali ho tratto idee e spunti educativi, magari anche in questo riuscirò a rivedere alcune strategie o a trovarne di migliori.

Piccola digressione.
Qualche giorno fa un'amica mi aveva chiesto un suggerimento su come comportarsi con le maestre del nido che, quando suo figlio mordeva un altro bambino, lo legavano sul passeggino e lo mettevano in disparte: e lei al momento di andare a prenderlo l'aveva trovato così, legato e mortificato. Io ho subito risposto "Chiama i Carabinieri! E ritira tuo figlio da quel nido!" (un filino impulsiva, lo ammetto) poi ho girato la questione alle amiche di Facebook, ricevendo una cinquantina di commenti, più o meno equamente divisi tra le filo-carabinieri e le filo-dialogoconlemaestre. Ci sono stati interventi che hanno sottolineato che la strategia educativa in questi casi vada concordata con le educatrici, altre che hanno visto in questo legare sul passeggino un atto di violenza, altre che suggerivano che forse siamo troppo orientate verso la difesa a oltranza dei nostri figli. C'erano le mamme dei bambini morsi e quelle dei morditori. 
Io sono dell'opinione che questo tipo di risposta non sia una strategia efficace (dice, infatti, la mia amica che appena lo fanno scendere dal passeggino lui ricomincia a mordere), anzi credo che produca solo rabbia in più che non porta a una crescita: al bambino non viene insegnato a smettere, viene solo punito e non ha i mezzi per associare la punizione al morso. E' vero però che ognuno deve fare il suo mestiere e se in quel momento l'educatrice ha deciso di fare così, se assume la responsabilità dei suoi atti: io non li condivido e, in quanto genitore del bambino aggressivo, sono tenuto a sapere come si comporta mio figlio all'asilo ma devo anche dialogare con le maestre per capire come possiamo INSIEME trovare una soluzione. (Io comunque lo ritirerei dal nido, per il momento senza chiamare i CC)


mercoledì 16 novembre 2011

Quanto sono geek col mi nuovo Ipad?

[Giustamente Costanza-Itmom notava che ormai basta saper accendere un computer per arrogarsi il diritto di autodefinirsi geek] 
E infatti io lo uso ancora come se fosse un netbook solo che fa meno cose o, meglio, fa cose diverse: le app per twitter e facebook sono molto limitanti, per esempio su Fb non mi fa condividere ma mi fa chattare e su twitter non mi fa vedere i TT e le richieste di follow; fa delle foto piuttosto scadenti (i video invece spaccano), però finalmente anch'io posso usare Instagram, che è uno sballo. Non ho ancora installato la sim per connettermi anywhere, ma per esempio sto scrivendo post a manetta mentre aspetto che il nano finisca l'ora di psicomotricità, volendo potrei anche giocare a briscola (ma ho paura che le altre mamme mi scoprano), ricopio appunti che prendo durante la pausa in ufficio o la sera prima di dormire...
Ma basta che un amico davvero geek smanetti un pochino e installi app non richieste perché il mio nuovissimo giocattolino tecnologico serva soprattutto a questo:


venerdì 11 novembre 2011

#2eurox10leggi: libertà è partecipazione

Perché ho aderito fin da subito all'iniziativa di #2eurox10leggi, tanto da promuovere l'iniziativa della giornata a blog uniti? 
I motivi sono molto semplici.

Credo nella democrazia. Questo è l'esempio più alto di democrazia, il vero "potere al popolo", che chiede e propone leggi. Sulle quali si può ancora discutere, che si possono modificare, adattare, ma che VOGLIAMO.

Credo nelle risorse della rete. Da quando mi sono timidamente affacciata al mondo dei blog, e poi dei social network, non ho più smesso di stupirmi per le potenzilità che ho visto svilupparsi sotto i miei occhi e per la realizzazione immediata e capillare di progetti ed eventi. Penso, per esempio, alla campagna elettorale di Pisapia a Milano, col risvolto ludico dei #Morattiquotes; a Se non ora quando, che partendo dal web ha portato un milione di persone in piazza; il gruppo #donnexdonne; il blogstorming di Genitoricrescono; le campagne Nastro Rosa e Seloamilegalo...

Credo nella condivisione. Se tutti gli input che quotidianamente ci scambiamo su Internet rimangono solo tra noi "navigatori" semplicemente muoiono e vengono dimenticati. Se li condividiamo con chi non ha accesso alla rete, se li facciamo viaggiare tra le persone "fisicamente", se ne parliamo col vicino di casa, con i colleghi, gli amici, diventano una risorsa, capace di creare consapevolezza, informazione e cultura.

Credo nella partecipazione. Siete d'accordo con le 10 leggi? Bene, andate ad approfondirle, miglioratele, rendetele efficaci. Non siete d'accordo con le 10 leggi? Bene, andate a spiegare perché, obiettate, fateci cambiare idea. E più in generale: vi aprono una discarica sotto casa? Manifestate, raccogliete firme. Cercano in tutti i modi di "razionalizzare" le scuole facendole diventare dei pollai? Riunitevi, parlatene con gli altri genitori, opponetevi. Tutto, ma non restate chiusi in casa a mugugnare, a lamentarvi del tempo e dei politici, perché è esattamente questo che vogliono da noi: ci vogliono poveri, ignoranti, assuefatti, drogati di tv e di gratta-e-vinci, per poter decidere del nostro futuro senza le nostre teste svuotate dall'indifferenza.

Credo nella parità dei diritti e dei doveri tra uomo e donna. Siamo diversi, ma questa la diversità arricchisce entrambi. Credo che un Paese in cui le donne hanno accesso alla politica e a tutti i posti in cui si scrive la storia sia un Paese più ricco per tutti, non solo per chi finalmente può far sentire la sua voce ma anche per chi la starà ad ascoltare. 

Ecco perché, quando alcune donne si uniscono e decidono di comprare la pagina di un quotidiano per scrivere 10 leggi da chiedere alla politica, io ci sto.

- Tutte le info si trovano sul blog dedicato all'iniziativa #2eurox10leggi.
- Per partecipare con una o più quote all'acquisto della pagina cliccate qui.
- Le parole chiave di questa giornata sono bellissime, tenetele a mente: 
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giovedì 3 novembre 2011

Due anni, due regali e un video

Per raccontare di te dovrei chiedere in prestito le stelle del cielo perché nessuna parola è abbastanza luminosa e rara per descriverti. 
Tu che canti sempre, tutto il giorno, e noi che non capiamo niente riusciamo solo ad applaudirti per vedere il tuo sorriso riempire la stanza. 
Tu che sei così testarda e non molli mai, che chiami ogni muscolo a te per aggrapparti a ciò che è tuo. 
Tu che sei così vanitosa, che ami metterti i vestiti nuovi, anche la giaccavento in estate, anche solo una cintura, e non te li togli più. 
Tu che ti infili 10 paia di scarpe al giorno, perlopiù non tue, e tutti i cappelli che riesci a trovare. 
Tu che da mesi vivresti in braccio al papà.
Tu che sei avanti chilometri rispetto ai tuoi coetanei, ma anche rispetto a qualche adulto.
Tu che accetti le coccole solo quando ne hai voglia e non hai ancora imparato a dare bacini, ma vuoi solo farti baciare.
Tu che adori qualunque cosa sia piccola: bambini, cani, gatti, peluche.
Tu che soffri di nostalgie lancinanti per i nonni.
Tu che non dici "mutande" ma "putanne", facendoci sbellicare come scemi.
Tu che anche questa volta mi fai dimenticare di quanto a volte ci fai impazzire.
E che sei bella si sa già. Ma quanto canti bene la tua hit non lo sa nessuno... Buon compleanno amore mio grande

P.S. Prima di godervi il video più divertente dell'anno, fatemi due-regali-due:
- Domani 4 novembre alle 11 sulla webradio mammeinradio avrò l'onore di essere intervistata da Patrizia di Mamma&Lavoro. Sarà un'ottima occasione per parlare di quel problemino-ino che ben conoscete, e cioè di come vengono accolte le donne sul posto di lavoro dopo una maternità (ve ne avevo parlato qui e, se non ci fosse di mezzo la prospettiva del trasferimento, la situazione sarebbe ancora peggiore...) ma anche di sentire la mia voce da gallina veneta che tenta di dissimulare l'orribile accento. Il regalo sarebbe ascoltare la trasmissione se potete e magari interagire tramite la chat... Vi aspetto!
- Il giorno 11.11.11 oltre al compleanno de mi sorella c'è l'importantissima giornata di blogging per diffondere il progetto #2eurox10leggi. Le adesioni sono già quasi 50! Nel frattempo vi chiederei di continuare a sostenere il finanziamento, bastano 2 miserrimi euro per aquistare (o meglio promettere di acquistare) una quota del progetto direttamente su questa pagina.

And now enjoy the superfunny video!

martedì 25 ottobre 2011

Anche noi giochiamo allo yoga

Ammetto che non ho mai praticato yoga, mi piacerebbe farlo ma per il momento non trovo il famoso "tempo per me stessa". Però il libro di Claudia "Giochiamo allo yoga" mi ha incuriosito fin da subito e finalmente, dopo una lunga attesa mi è arrivato (ah, non fate come me, su IBS il tempo di attesa è 3 settimane, rivolgetevi direttamente alla casa editrice, che ve lo manda senza spese di spedizione). Avevo qualche dubbio sul fatto che i due cialtroni mi avrebbero dato soddisfazione e invece...
- Cocco di mamma, vieni qui a vedere che bel libro ho preso?
- No non m'interessa.
- Vabbe' allora me lo leggo da sola... Che strana questa farfalla! E questo leone? Che ridere questi bambini che fanno i gattini!
- Mi fai vedere?
- Sì, vuoi provare anche tu a fare la farfalla?

venerdì 21 ottobre 2011

Il viaggio di Mammamsterdam all'Aquila

Barbara Summa, aka Mammamsterdam, è una delle prime blogger che ho seguito, nutro dell'affetto sincero per lei e per i suoi post che partono bene, fanno dei giri iperbolici e incasinatissimi ma poi atterrano su delle conclusioni originali, illuminanti, rivelatorie. E' (o sarà, quando verrà l'ora) la mia guru per quanto riguarda l'educazione sessuale ai figli, che come lo spiega lei il sesso ai figli e il perché delle donnine in vetrina o della pornografia, non lo fa nessuno in modo così arguto ma semplice. Ha mille altre qualità e scorrazza in quel di Amsterdam (e mi fa sentire un po' più vicina a quella disgraziata di mia sorella che lì si è trasferita), ma prima di tutto è aquilana. L'amore per la sua terra d'origine e il carattere abruzzese si respirano in tutti i suoi scritti, ma anche nelle occasioni in cui promuove una più profonda conoscenza del territorio e dei suoi abitanti, anche quando si tratta di condividere arrosticini e vinello.
Per questo fine settimana, se siete in zona (ché se non ci siete non vi vedo a programmarvi all'ultimo momento, specie se avete bambini), Barbara ha organizzato una bellissima iniziativa, della quale vedete il banner nella colonna destra del blog già da qualche tempo: si tratta del "Viaggio all'Aquila lungo la Statale 17", una due giorni che vi spiego direttamenete con le sue parole 

Andare all' Aquila con lo spirito delle Sfighe-tour non serve, ma andarci con qualcuno che ti spiega cosa stai vedendo, è un' altra cosa. E date le circostanze, a me sembra un gesto di partecipazione civile, e di affettuosa solidarietà con gli aquilani che non hanno un briciolo di progettualità, e capirete che dopo oltre due anni non ci si può impostare la vita e il quotidiano senza progetti o almeno una prospettiva.

In programma c'è un percorso a piedi e in macchina, con lei che spiega e racconta e voi che magnate e vi fate un'idea e un pieno di consapevolezza. Poi, domenica 23, arrivate all'Aquila e, dice Barbara "diamo una mano per alcune ore a strappare le erbacce dal centro o qualsiasi altro gesto utile e inutile che possiamo fare. Gli aquilani con cui ho parlato mi faranno sapere di cosa c' è bisogno".
Io purtroppo non potrò esserci, coi due fardelli figlioli malaticci al seguito, ma secondo me è un'esperienza che vale la pena provare.
Trovate le info sulla pagina Facebook e sul blog di Barbara. Aspetto con impazienza i racconti di chi ci sarà.


mercoledì 19 ottobre 2011

Com'è andato il colloquio

In ufficio stanno cambiando molte cose: la settimana scorsa ci hanno annunciato che toglieranno alcune di noi (una trentina) per fare posto a una società esterna che gestirà il nostro lavoro e noi andremo in altre sedi della società. E mentre serpeggiava il panico tra le colleghe, io stappavo champagne. Perché sono infinitamente stufa del lavoro che faccio, perché hanno ridotto i miei incarichi, perché devo prendere ordini da una regazzetta supponente, perché mi va di cambiare: dopo quasi 9 anni che lavoro lì, mi pare ora, no?
Bene, per oggi era programmato il mio colloquio conoscitivo con la tipa delle risorse umane. Ci sono andata conscia di giocarmi un bel po' di aspettative e di possibilità, ma con la consapevolezza che solo io ho in mano il mio futuro lavorativo. Per fortuna non ero sola, ma sostenuta e incitata dagli amici twitteri e facciabuchi (peccato non aver potuto twittare durante il colloquio...), che oltre a proporsi come segretarie e portaborse, ipotizzavano improbabili trasferimenti a Shangai. Dico subito che è andato benissimo, ben oltre le mie aspettative. Ho avuto la fortuna di trovarmi di fronte una ragazza che conocevo bene anni fa, con la quale condividiamo lo stesso padrino per le nostre figlie, e che mi ha permesso di raccontarle senza filtro tutta la mia storia lavorativa, in particolare il periodo successivo al congedo di maternità. Lei era stupita di trovarmi ancora lì, quando mi immaginava scalare le vette aziendali, e ha centrato in pieno i miei punti di forza: capacità di relazione, comunicatività, oganizzazione, flessibilità. Mi ha proposto varie aree aziendali, in primis la parte commerciale e il servizio clienti; ha accettato la mia richiesta di aumento dell'orario e di flessibilità oraria (anche lei ha figli e sa cosa vuol dire gestirne due la mattina e presentarsi impeccabili in ufficio - non che io sia mai stata impeccabile la mattina, già è tanto se riesco a lavami la faccia...). Non saprò quale sarà a mia destinazione finchè non saranno terminati tutti i colloqui, ma intanto sono felice e soddisfatta: vedo una luce in fondo al tunnel che stava prendendo i connotati del mobbing. 
Sono fiera di essere riuscita a parlare anche di cose che mi stanno tanto a cuore: questo blog (non le ho detto "ho il blog Chiaradinome" ma "gestisco un sito Internet"), che mi permette di conoscere persone stupende e di vedere nascere relazioni godibili e proficue tra loro; e il rientro delle mamme al lavoro come una risorsa per l'azienda (ho citato anche l'iniziativa Il CerVello di mamma e papà!), visto che la maternità toglierà un po' di sonno forse ma regala capacità e doti inimmaginabili.

P.S. questo è un instant post dopo dieci giorni di silenzio blogghesco... nel frattempo è successo di tutto e in pentola bolle la qualunque. Nei prossimi giorni news su psicomotricità, #2eurox10leggi, Mammasterdam all'Aquila, weekend con papà, e il mio nuovissimo Ipad (entrato di diritto nella lista delle droghe pesanti).

domenica 9 ottobre 2011

Cambia il tempo

E' finalmente arrivato il nostro tempo per...

... proporre: c'è un'iniziativa eccezionale, che ho appoggiato fin da subito e che ha bisogno del contributo di tutti. Si tratta della proposta di Ipazia che, sull'onda del polverone alzato da Della Valle che ha comprato una pagina di alcuni quotidiani italiani per dire "Politici, ora basta", ha pensato che tutte le istanze che ogni giorno discutiamo su Internet rischiano di restare lettera morta se non le portiamo "fuori" con la stessa virulenza del ciabattino fiorentino. Quindi, visto che da soli non abbiamo la possibilità di emergere e di far sentire anche la nostra voce, è necessario unirsi e con un piccolo contributo sperare di riuscire ad arrivare a chi le leggi è tenuto a farle: è nata quindi l'iniziativa #2eurox10leggi, che ha anche una "casa", che è uno spazio per la discussione e per la proposta, e, speriamo presto, una possibilità di riuscita.
... combattere: qualcuno crede di poterci imporre decisioni che coinvolgono il nostro futuro senza tenere conto del fatto che nessuno di noi è più disposto a subirle in silenzio. Qualcuno crede di avere a che fare ancora con un gregge che va contenuto, indirizzato, messo a tacere e spolpato. Qualcuno lo afferma anche in pubblico: “Questo è il gioco dei ruoli: io sono il sindaco e prendo le decisioni, voi cittadini le subite". Ma noi non stiamo tacendo, sono loro che non ci ascoltano o che non ci vogliono sentire. Presto però il boato sarà così forte che li travolgerà. Succede in provincia di Brescia, dove non vogliamo l'inceneritore di pollina, succede in provincia di Verona, dove non vogliamo la riapertura della discarica per il conferimento di rifiuti speciali, succede in provincia di Pavia, dove non vogliamo la discarica di amianto. E sicuramente succede in altre parti d'Italia, vero? (se vi va, potete segnalarmele).
... riflettere: sulla morte, sul genio, sulla perdita, sull'audacia, sulla relatività. Tutto questo per colpa di Steve Jobs, che non è diventato ricco grazie a me che non ho un solo prodotto Apple, ma che con la sua scomparsa ha ricordato a tutti che il futuro è di chi crede senza paura nei propri sogni. Ma lo dice meglio Patrizia. Anche se mi viene da pensare che in Italia Stefano Lavori avrebbe fatto un po' più di fatica...
... fermarsi: nel mio piccolo mondo cialtrone la novità è che non ci sono novità. Abbiamo portato il nano da un logopedista per farci dire come risolvere il problema della balbuzie e ci ha confermato, per modici 45 euro, che si tratta di una fase passeggera, ma forse ancora dovuta alla tensione che il bambino ha accumulato con la nascita della sorellina e che sfoga in vari modi, tra i quali incartarsi mentre parla. Soluzioni? Sport, tempo esclusivo per lui, letture e racconti. Sempre per modici 45 euro.
... divertirsi: i segnalibri di Chiaradinome e The Queen Father si sono sparsi in tutta Italia e Marco ha invitato i fortunati che li hanno ricevuti a fotografarli "in azione". Se cliccate qui ne vedete alcuni, ma aspettiamo anche tutti gli altri!
... conoscersi: ho passato un'ora al telefono col sopracitato Queen Father. Si può dire? E' ancora meglio di quando scrive e mi sembra di conoscerlo da sempre. Potere del web. In più, però ho fatto un'ora di addominali, perché mi sono spaccata dal ridere, e tutto con in sottofondo la risata argentina del suo bimbo. Quando pensi che a un certo punto della tua vita gli amici sono quelli che hai, e che conosci da anni, ecco che spuntano dal monitor persone che "dove minchia sono state finora?" e che "come sarebbe la mia vita se li avessi conosciuti prima?" (probabilmente uguale, magari un po' più lieve).
... festeggiare: è nata la figlia della mia migliore amica! Dopo anni di "ricerca" e la perdita di un bambino, è arrivata la luce dei suoi occhi ed è grande quanto un pannello solare, 4 chili per 53 centimetri. Comincia il giro in giostra!

domenica 2 ottobre 2011

Stress da parco giochi

Tre giorni consecutivi al parco giochi hanno minato le mie facoltà mentali e fisiche.
Premessa: non vado mai al parco giochi con i bambini da sola perchè 1. sono due e piccoli 2. perché la nana si fissa sulle altalene mentre suo fratello scorrazza in giro e non riesco a tenerli d'occhio entrambi 3. perché il nano è un attaccabrighe.
Un pomeriggio invece siamo stati invitati a una rentrée post-asilo dalle mamme degli ex-compagni di nido del nano. Bello, bello rivedersi, sapere come sono andate le vacanze, l'inserimento alla scuola materna... ma loro quasi tutte monomamme, io sempre con due, quindi ecco uno stralcio dei dialoghi di quel pomeriggio:

- Ciao Chiara come stai?
- Benone, grazie... NANO metti giù quel bastone!!
- Com'è andato l'inserimento?
- Per ora tutto b... NANA non ti stai facendo la pipì addosso, vero?!
- Anche noi bene, ciao
- (sob)
- Ciao Chiara, quanto tempo! Come sono diventati grandi i tuoi bimbi che belli!
- Gra... NANI non picchiatevi! Anche la tua è bella cresciuta!
- Sì, grazie, mangia e dorme (a 3 anni??). Al lavoro tutto bene?
- Una bella merd... BAMBINI chiudete quell'acqua siete fradici venite qua subito!!!!!!!!!
- Ci vediamo eh?!

Grandi conversazioni! Ho corso come una pazza e fatto la figura dell'Erinni con mio figlio che si aggirava per il parco con un bastone appuntito, sono riuscita a partecipare al gelato collettivo senza traumi, ma quando la piccola ha iniziato la tragedia greca perché non riusciva a fare la cacca (quando finirà 'sta storia?) ho deciso di tornare a casa. E farmi una birra per domare lo stress.
Andarci con mio marito è tutta un'altra cosa: un bambino a testa, ogni tanto eccezionalmente riuniti per pestarsi giocare insieme e tranquillo gelato al circolo anziani adiacente al parco con contorno di milioni di bestemmie da briscola che fanno da punteggiatura alle infinite, incomprensibili, discussioni post-partita. Non vedo l'ora di iscrivermi anch'io (non ho visto donne, ma cambieremo anche questo!).
Il clou è stato raggiunto sabato, quando, nel parchetto del paesino, la mocciosa mi chiede di fare la pipì e io, inconsapevole zoticona, la porto nell'angolo più sperduto senza vedere che al di là della rete, seduti sotto un gazebo, ci sono due stronzi gioviali anziani. Me ne accorgo quando, appena abbasso i pantaloni alla nana, vengo coperta di insulti perchè "non è possibile far fare la pipì ai bambini sul prato, chiamiamo i carabinieri, non mi interessa quanti anni ha la bambina, andate al bar!". Chiedo scusa e mi riavvio mesta alla panchina, la nana riprende a giocare diemnticando il motivo per cui si era interrotta, mio marito ridacchia mi è solidale.
Quando arriva questo benedetto autunno che ci impedirà di andare allo stramaledettissimo parco giochi?

P.S. Tento di trarre una lezione dalla scenetta con gli stronzi anziani: da domani scatta la raccolta firme per una petizione al Comune per avere dei bagni chimici nei parchetti della zona. Ce la faranno i nostri eroi?

lunedì 26 settembre 2011

Il mio Mom Camp

Siamo partite, io, Chicca e Patrizia, con l'eccitazione delle adolescenti che vanno in gita: una macchina piena di chiacchiere, risate e aspettative (e un labile pensiero ai mariti rimasti a casa con la prole). Avevo in corpo pochissime ore di sonno, un po' perchè sono andata a letto tardissimo per preparare i gadget per me e The Artist (con lui che continuava a chiedermi foto e io non avevo niente di pronto da fotografare), un po' perchè avevo deciso di dedicarmi a trucco e parrucco (leggi: doccia) prima dell'alba, e molto perchè non riuscivo a dormire per l'emozione di quello che mi aspettava.
Temevo di fare figuracce, e qualcuna l'ho fatta, tipo chiedere su twitter a @forbiceverde se era anche lei al camp e l'avevo appena salutata - ma com'è difficile associare TUTTI i nomi e i volti a TUTTI i nickname che frequento?
Avevo paura che presentandomi avrei ricevuto un coro di "Chiaradecheeee??" e invece ci si salutava come se ci fossimo viste proprio ieri, e qualcuno mi ha anche detto "seguo il tuo blog, mi piaci un casino, eccetera" e io facevo fatica a crederci (poi la sera mio marito mi ha detto "Allora sono sposato con una famosa!").
Sapevo che avrei fatto anche un po' la figura della fan sfegatata un po' stalker, ma quando vedi Silvia Tropea come fai a non inginocchiarti davanti a lei?
La giornata è stata splendida.
Se chiedete alle donne che hanno partecipato un commento al volo sull'evento, il 90% di loro vi risponderanno "E' stato bellissmo conoscere persone con cui chiacchiero tutti i giorni attraverso il blog o su Facebook e poter finalmente dare un volto a un nickname. E pensare che in fondo è come conoscersi da sempre anche se ci si vede per la prima volta oggi". Sapete invece cosa ho risposto io, durante l'intervista alla web radio mammeinradio.it con le favolose #donnexdonne? "Mi ha colpito il fatto che pur essendo tutte donne, continuiamo a guardarci le tette: lo facciamo per leggere l'adesivo dove c'è scritto nome cognome e blog, ma è veramente surreale". Immaginate questa folla di tipe che si scrutano proprio lì, invece che guardarsi in faccia, e poi esclamano "Ah tu sei Stefania! Monica! Lucia! Pentapata!" (se è per questo io ho anche esclamato "Ah tu sei Equazioni!"...). Questo per quanto riguarda le neofite del camp o del mondo dei blog. Le vip invece tentano disperatamente di raggiungere una pizzetta (sono proprio gggente come noi!) mentre orde di fans le ferma per foto, per scambiare quattro chiacchiere o per rifilargli il proprio gadget (questa sono io). A parte gli scherzi, ho avuto modo di conoscere le vip, Mammafelice, Claudia Porta, Wonderland, e sono davvero fantastiche, disponibili, alla mano (direi anche un po' soprannaturali, perchè io continuo a non capire come fanno a fare così tante cose senza strinare e anche avere il tempo di mandarti messaggi carini il giorno dopo).
Io mi porto nel cuore gli abbracci con Silvia di genitoricrescono,  la simpatia delle due Chiara, la grinta di Silvietta, le risate con Barbara, le chiacchiere con Marlene (e mi vanto di aver pranzato con lei), lo sguardo di Lucia, la complicità tonnesca con Monica e Stefania, l'energia di Jolanda (che ha organizzato tutto!), le twittate con chi non c'era. Mi dispiace solo che l'evento non sia durato un po' di più perchè avere il tempo di parlare con tutte proprio non c'è stato, anche perchè c'erano degli interventi molto interessanti da seguire (non tutti lo sono stati, devo dire...) e pareva brutto fare proprio come a scuola, dove si chiacchiera nelle ultime file...

E siccome alla lotteria il mio povero biglietto 34 azzurro non ha rimendiato neanche un ciuccio, ho deciso di  consolarmi premiando i miei preferiti (che non vincono niente, ça va sans dire) tra i partecipanti. Rullo di tamburi...
And the winner is...
- la miglior scoperta: lo staff di mammeinradio.it featuring Veronica, che hanno allietato lo spazio esterno con interviste allegre e interessanti
- la più timida: Marlene (continuo a chiamarla così anche se ora so il suo vero nome!), che, pur tremando, ha fatto l'intervento che ha colpito e centrato meglio il tema del camp. Marlene vince anche nelle categorie "grinta" e "dolcezza". Fantastica.
- il miglior esordio: Barbara Damiano, aka Mammafelice, "Grazie per avermi messo dopo la nutrizionista!" Ovazione. E poi "Ciao, sono Barbara Damiano, ho 35 anni e non mi connetto a Internet da un'ora e mezza". Standing ovation. E qualcuno ha proposto di portare le vuvuzelas per i suoi interventi ai prossimi camp.
- gli outfit migliori: tutta la vita Jolanda in bianco e tutti gli accessori versi come i pantaloni. Poi Le Funky Mamas, Sabrina di Vivere semplice e Costanza ItMom. Ma anche il caftano di Lanterna. E la collana di Anna Lo Piano / Piattins.
- la più inseguita: Wonderland, che però ricambiava proponendo a tutti gli adesivi del nuovo sito Mums Up con uno squillante "Ti posso stickerare?"
- la più geek: parimerito tra Lucia che twittava (a me e Stefania che eravamo 2 metri dietro di lei) mentre ascoltava gli interventi e Barbara che con un'utilissima app ha calcolato le calorie della trippa (85 in100 grammi se vi interessa)
- la più commossa: Silvia, che ha ricevuto decine di apprezzamenti per genitoricrescono e se lo meritano, lei e la sua capa a Stoccolma.
Se volete leggere le impressioni degli altri partecipanti andate sul sito del Mom Camp, dove troverete anche alcuno video. Qui invece ci sono le mie foto. Alla prossima!!
Le #veretonne

Veronica intervista Silvia "Facce ride'"

Lo spazio per i depliant e in primo piano i segnalibri miei e di Queen

Bismama interviene da casa via Skype

Silvietta presenta le mamme OGM con un'illustre valletta

Complicità

4 blogger su 6 si chiamano Chiara!
Io e Silvia

domenica 18 settembre 2011

Cose che si possono fare su Internet

Il bello della rete? Fare di tutto senza spostarti da casa, potendo seguire i tuoi figli nella sistematica opera di distruzione della stessa; sopravvivere a un lavoro che detesti, che ti sminuisce come persona e che ti toglie ogni amor proprio; conoscere esattamente il tipo di persone che vorresti frequentare. 
Non è tutto qui...
- Si confrontano i primi giorni di tutti i blogfigli trovando anche il modo di far incazzare qualcuno: da questa incazzatura nasce su FB una stimolante discussione tra donne intelligenti e ironiche che portano un'altra Chiara a scrivere un post delizioso.
- Si creano gruppi di persone affini: dalle #donnexdonne alle #veretonne, passando per le #galline. Da quest'ultimo, che mi ha scatenato una crisi di ridarola mentre ero al lavoro, è nato un progetto grafico che vedrete tra poco su questi schermi (opera del #gallogaio, the artist, il creatore del bollino B.A.B.)
- Si fa il tifo, ma non per i calciatori, che sostanzialmente ci stanno sulle palle (a meno che non ci sia un buon motivo per farlo, vedi la schedina di Belqis...), ma per chi lotta, per chi s'impegna, per chi vuole cambiare. E ci si incazza (con dei buoni motivi, stavolta) perché meritiamo di meglio di un premier puttaniere e della sua corte di lecchini e zoccolette, incapaci e avidi; strano a dirsi, non se ne trova uno che ammetta di averlo votato. E cerchiamo un modo di uscire da schermi e tastiere e rovesciare questo regime che ci porterà alla rovina come ha scritto qualcuno su Twitter, è ora di rispondere a Se non ora, quando? con Adesso basta!
- Si approfondisce. La notizia dell'italiano arrestato in Svezia per aver picchiato il figlio occupa due minuti in cronaca e qualche dibattito, presto dimenticato, ma noi no, non ci fermiamo e ce la facciamo raccontare per bene da Serena, che in Svezia vive e che scatena anche lei un dibattito (più di 100 commenti!) sui pregiudizi, sui media, sui metodi educativi; o da Metilparaben, che invece risveglia, suo malgrado, gli animi di chi difende, con argomentazioni paradossali, la violenza "a fin di bene".
- SI STIRA (... cioè.... io ci ho provato stasera, ma con tutto quello che dovevo fare qui...) Come? Lo suggerisce la mia amica Patrizia su FB "Io ho proposto i Gruppi di Stiro Solidale. Ci vorrebbe una app speciale, che ci legga FB e ci permetta di chattare mentre stiriamo, o anche di twittare. Che ne so #stecazzodimanicheasbuffo, #collettodimerda #mannaggiaachiregalal'abitoavolantallebambine. Si sa che se esterniamo e bestemmiamo un pò poi espletiamo i nostri doveri di schiave con più docilità, no?" Sì!!!!
E voi, cosa ci fate su Internet?

P.S. se tutto questo può sembrare cazzeggio me ne frego. Mi sta per scoppiare il cuore di felicità perchè incontrerò tutte le mie amichette virtuali al Mom Camp, sabato 24 settembre. Lo dico piano perchè ho il terrore che qualche sfiga mi impedisca di andarci (NON VEDO L'ORA CHE SIA SABATOOOOOOOOO!!!!)

lunedì 12 settembre 2011

Magoni, spritz e una sorpresa

Stavo per scrivere un post acidissimo sulle mamme in lacrime il primo giorno di asilo, scuola elementare, media... facendo la cinica snob perchè il mio sta solo per iniziare la materna dopo anni di nido, ecchesaràmmai... buahhhh! il mio bambino, cresciuto così in fretta, mi sembrava ieri che entravo in sala parto (seeeeee, un travaglio di 3 anni...).
Avevo già ironizzato con Silvia sul kit di lacrime posticce delle #bravemamme, sotto le quali si celava una risata di sollievo e liberazione. Poi ho cominciato a leggere i post delle mamme che effettivamnte stamattina hanno vissuto questa tappa e le ho ironicamente divise in "mammemagone" e "mammespritz": non vorrete mica che ve le elenchi? Guardate il blogroll a destra ;-) 

Ma adesso non è neanche di questo che voglio scrivere ma della grande emozione che mi ha dato leggere il post di Nora, che adesso ha un cuore in più. Chi conosce la sua storia sta commosso davanti al video e incrocia le dita per lei. Io la ringrazio perché in una giornata come oggi, in cui i mocciosi mi hanno sfiancato e succhiato ogni residuo di energia e amor proprio, leggere Nora e ricordare il momento in cui ho visto il cuore dei miei figli la prima volta mi ha riconciliato con loro e con me stessa.
Però mercoledì, bambini miei, vita mia, cuoricini pulsanti... voi nido e materna, io spritz. Grazie.

lunedì 5 settembre 2011

Una ricetta

Ingredienti base:
- Una giornata afosa (molto afosa)
- Una piazza sempre bella
- Un bar all'angolo
- Due amiche veramente ficke che in nome dei bei vecchi tempi si scolano 3 giri di Custoza
- I loro rispettivi mariti (o quasi), persone molto pazienti
- Le loro rispettive figlie, che si comportano da vip della piazza e per questo finiranno in collegio
- Poche patatine servite da una cameriera che non sente il bisogno di sorridere
Miscelate il tutto e lasciate riposare un paio d'orette all'ombra. Otterrete 4 adulti ubriachi e 2 bambine strafatte di patatine, ma ancora affamate (soprattutto la bambina- mortadella). Spostate l'allegro sestetto a qualche chilometro di distanza, in un attico con aria condizionata.
Aggiungete:
- Due piatti di pastina con sugo alla ricotta 
- Salumi e formaggi sardi e ferraresi
- Carnazza 
- Insalatina
- Un bottiglione di Cannonau del contadino.
Somministrate la pastina alle bambine, poi ponetele orizzontali in due lettini. In poco tempo cominceranno a russare, specialmente se direte loro "Fai la nannah tesoroh" con un alito pesantemente intriso di cannonau.
Grigliate la carnazza, affettate salumi e formaggi e versate molti bicchieri di cannonau ai 4 adulti rimasti (o quello che è rimasto dei 4 adulti). 
Otterrete una serata perfetta.

mercoledì 31 agosto 2011

Chi mi manca già

Oggi CialtrOne è partito alla volta della casa dei nonni per trascorrere i giorni che lo separano dall'inizio della mitica scuola dell'infanzia.
Anche se spesso nell'ultimo periodo abbiamo sentito la fatica di vederlo crescere in fretta e con difficoltà e regressioni per noi inspiegabili, questa nuova partenza mi mette addosso la consueta malinconia e la sensazione di non essere all'altezza del compito di mamma nei suoi confronti. Non mi consola il fatto di sapere che è una fase di transizione difficile anche per lui: io spesso non sento di dargli le risposte adeguate a quello che lui si aspetta da me - o che io mi aspetto, qui è il problema: non che gli manchi l'affetto da parte di nessuno, ovviamente, ma la mia capacità di "accompagnamento alla crescita" si scontra coi miei umori, le mie indecisioni e imprecisioni. E' un bambino impegnativo, ha un'energia debordante che ancora non abbiamo trovato modo di incanalare: questa si sfoga spesso in liti "per futili motivi" con la sorella, atteggiamenti di sfida nei confronti degli adulti, con i quali si rapporta da pari (lo chiamiamo "il moralizzatore"), momenti in cui è sordo a ogni stimolo o richiesta da parte di noi genitori. Sono in difficoltà perchè non c'è solo da sedare le liti, ma c'è da essere equi con i bambini, far capire a lui che non deve picchiare o spingere la sorellina, ma anche a lei che non può frignare appena lui la sfiora; devo insegnargli a dosare la forza e ad ammorbidire alcuni eccessi (di voce, di forza fisica). 
La settimana prossima incontreremo una psicomotricista, come ci è stato consigliato da parte delle educatrici del nido. Testeremo la validità di questo percorso, che ancora non ho ben compreso. Poi pensavo di fargli iniziare uno sport (nuoto) che lo aiuti a incanalare le energie in qualcosa di positivo. Nel frattempo mi studierò il post di genitoricrescono sulla "Gelosia tra fratelli e sorelle piccoli" (perchè ancora di questo si tratta, secondo me), l'ho letto di sfuggita e ho già visto che gli errori da evitare sono pochi, ma io li faccio (quasi) tutti... Credo che lo aiuterà anche un certo ritorno alla routine, dopo l'ingresso alla scuola materna. Vedremo.
Io intanto mi crogiolo nella nostalgia. Anzi no, mi diletto con i ricordi: di ciò che non sarà stasera:

I dialoghi della cameretta (o dello spirito di contraddizione)
-      Bambini fate la nanna adesso, buonanotte
-      
-      
-       No
-      
-       Noo
-       Sìì
-       Nooo
-       Stai zitta
-       No
-      
-       Nooooooooooo
-       Ti ho detto smettila
-       Noooo
-       Sìììì
-       No
-       Cacca
-       Pipì
-       Cacca
-       Pipì
-       Caccaaaaa
-       Bambini smettetela!
-      
-      
-       No
-      
-       Noooooo
-       Sììììììììììì
-       Smettila!
-       No
-       … No (uno stratega della comunicazione!)
-       …???? Sìììì!
-       Bambini silenzio! Il prossimo che parla va a dormire fuori!
-       Ma lei non la smette!
-       No!
-       Senti che lei urla?!
-       Noooooo
-       Stai zitto anche tu! E tu nana smettila!
-      
-      
-      
-      
-       NOOOOO
-       Sìììììììììì
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