Lunedì torno al lavoro dopo 19 mesi.
Il 13 marzo 2009 è stato il mio ultimo giorno, poi ho avuto una minaccia d'aborto e sono stata messa a riposo totale dai medici: quindi gravidanza a rischio, poi maternità e recupero ferie. Da un anno e mezzo sono a casa a fare la mamma casalinga e l'ambiente dell'ufficio è un ricordo lontano, perlopiù spiacevole. Mi sto preparando (ma neanche tanto) psicologicamente a rientrare con mansioni inferiori a quelle che avevo prima, con colleghe del tutto sconosciute, perchè le "vecchie" sono state spostate e sostituite dalle nuove leve: per inciso, tempo fa sono andata lì per portare dei documenti e non solo non ho riconosciuto nessuno, ma mi sembrava di stare a una sfilata di moda! Finito l'ambiente scazzato popolato da affannate mamme e bi-mamme, con qualche eclatante eccezione di strafiga naturale o rifatta: nel mare di ventenni tacco 12 ora può spiccare solo uno shampoo non di giornata o una maglia con rigurgito, entrambi miei, tra l'altro... Finite anche le pause protratte con pettegolezzo spinto, scambi di vestiti e carrozzine, sfoghi sul marito o la suocera, ora mi sa che le chiacchiere verteranno sull'ultimo eliminato da "Amici" o sulle nomination del Grande Fratello, o su quale carineria inventare per attirare l'attenzione del capo. Chiara stay zen...
Ma la cosa che mi crea PANICO PURO è l'organizzazione mattutina che prevede:
- sveglia alle 7 (magari dopo che per tutta la notte la nana si è svegliata ogni ora, come stanotte...)
- svegliare i bambini (che violenza!)
- latte al nano e tetta alla nana (ancora per poco, carina, poi ti dovrai adattare anche tu al latte di una mucca vera)
- cambio e vestizione della nana: 10 minuti
- cambio e vestizione del nano: 15 minuti (ha un rituale che manco un torero prima della corrida...)
- preparazione per me (non dico trucco, ma almento lavarmi la faccia...)
- sistemare la casa (tavolo della colazione, giochi sparsi, magari far partire lavatrice o lavastoviglie)
- preparare i sacchetti di vestiti puliti per il nido (questo dovrei farlo la sera, ma mi conosco troppo bene...)
- CASELLA DEGLI IMPREVISTI: 20 minuti che andranno sicuramente persi per vomito improvviso su vestiti puliti di nana e mamma, oppure pipì non trattenuta che coinvolge mutande-pantaloni-calzini e magari anche scarpe, oppure non trovo una cosa, poi non mi ricordo cosa cerco, poi trovo quello che cercavo ieri ma ormai non mi serve più...
- scarpe, giacche, berrettini da infilare a nani che fuggono
- macchina: allacciare le cinture dei 2 seggiolini mentre i nani si picchiano
- sperare di non trovare una betoniera o una vecchietta con minicar davanti nel tragitto per il nido
- svestire entrambi, mettere i calzini anticivolo, posizionare i sacchetti, salutare le maestre e poi (sperando che i nani non abbiano voglia di mamma proprio stamattina) baciarli da lontano
- saltare in macchina e correre in tangenziale
- ore 9.00 timbrare
NON CI RIUSCIRO' MAI!
Diventerò la pecora nera dell'ufficio (vabbè, visto com'è messo il gregge non mi dice neanche male), sempre in ritardo e affannata, mi metteranno a far fotocopie, chè lì non c'è bisogno di puntualità e una ventiduenne mi spiegherà come fare un fronte-retro.
OMMMMMMMMM...