martedì 31 gennaio 2012

Liberiamo una ricetta: gnocchi di zucca con burro, salvia e speck

Tanto per distrarmi dall'idea che domani la mia vita cambierà irrimediabilmente, domenica ho deciso di mettermi compulsivamente a cucinare. Avevo un bello spicchio di zucca e mi sono buttata su un grande classico: martedì gnocchi!! Ah... Dite che era giovedì gnocchi? Ma io giovedì sarò al secondo giorno del nuovo lavoro e non avrò tempo. Quindi oggi vi propongo i miei arcinoti gnocchi di zucca, e se non potete permettervi un ghostwriter d'eccezione si vede che non siete delle FBpC.

Ingredienti (tutto a occhio!)
- la polpa di mezza zucca
- un uovo
- farina
- burro
- salvia
- speck

Procedimento (ovvero, come la faccio io):
Lessate la zucca dopo aver tolto semi e filamenti interni: se siete sempre in ritardo come me, fatela cuocere al microonde per 7-8 minuti, anche con la buccia (che si staccherà in un attimo, dopo la cottura).
Mettete la polpa in una terrina e fatela raffreddare leggermente. Salate, pepate, aggiungete un uovo e mescolate.

Aggiungere a poco a poco un po' di farina bianca, fino a ottenere un composto morbido (attenzione, non sono gli gnocchi di patate, che dovete impastarli con le mani e tagliarli col coltello, questi si fanno col cucchiaio).

Mettete a bollire una pentola d'acqua salata. Nel frattempo in una padella mettete un bel pezzo di burro, foglie di salvia e speck tagliato a listarelle.

Quando bolle l'acqua aggiungete qualche goccio d'olio e bagnate il cucchiaio con cui farete gli gnocchi: e mo' come ve lo spiego... Raccogliete con la punta del cucchiaio un po' di composto e immergetelo in acqua, e continuate finché non avete finito tutto l'impasto. Guardate la foto va':
Man mano che gli gnocchi vengono a galla, raccoglieteli con una schiumarola e metteteli direttamente nella padella con burro e salvia (che a questo punto sta sfrigolando come un pazzo). Voilà:
Servite ben caldi, spolverando con parmigiano (mia mamma ci mette la ricotta affumicata, io coi bimbi non oso). Un buon vinello e una pennica completano l'opera.

"Le storie sono per chi le ascolta, le ricette per chi le mangia. Questa ricetta la regalo a un'amica. Non è di mia proprietà, è solo parte della mia quotidianità: per questo la lascio liberamente andare per il web".

lunedì 30 gennaio 2012

Nuovo lavoro, morsa allo stomaco

Quante volte ho detto che non vedevo l'ora di cambiare ufficio, che dove lavoravo non ero affatto valorizzata, ma messa da parte come una mentecatta, che non sopportavo le mie colleghe, spesso razziste e superficiali, che che che...
Mercoledì 1 febbraio cambio ufficio: nuova sede, nuova mansione, nuovo tutto.
Dovrei saltare sui tavoli e festeggiare, telefonare in giro a dare la bella notizia, sorridere, finalmente.
Eppure ho una morsa allo stomaco che non si allenta ma cresce a ogni ora. Faccio fatica ad addormentarmi, continuo a pensare a quanto bene stavo nell'ufficetto che mi accoglie da 9 anni, a quanto mi mancheranno le colleghe che mi conoscono bene, che mi hanno vista diventare mamma, che ogni giorno mi chiedono dei bimbi. A loro non devo spiegare perché arrivo sempre trafelata o perché chiedo ore di permesso o ferie improvvise.
(Uh quanto odio i post poverame-comesonotriste-oddiocomefarò-sonolapiùsfigata)
Tutto ciò che precede è scritto sotto dettatura della mia paura di cambiare.
Lo so che il cambiamento è opportunità, crescita, valorizzazione.
Lo so che mi lamentavo sempre.
Quindi.
Adesso scrive la tipa pratica ma sbiellata dalla confusione interiore (ed esteriore).
Problemi non trascurabili che determinano la mia paura di cambiare:
- Il tragitto: è più lungo, tutto in tangenziale (spesso bloccata per lavori o incidenti), io non sono la regina del volante. 
- L'organizzazione mattutina: devo alzarmi prima (soffro!!) e svegliare i bambini, avere tutto pronto la sera prima, colazione rapida, uscire 20 minuti prima di adesso. Un giorno ho proposto il gioco della caserma: "Bambini siamo in ritardissimo, adesso si gioca alla caserma: io vi dico cosa fare e voi rispondete Signorsìsignore ed eseguite, ok?" "Ma mamma, se siamo in ritardo non possiamo giocare!".
- Non ho niente da mettermi: urge sessione intensiva di shopping
- Non ho un fondotinta: non posso più fare affidamento sui campioncini dei giornali, ne devo comprare uno vero (poca spesa massima resa: idee?).
Vero che andrà tutto bene?
Keep calm and?

giovedì 26 gennaio 2012

La mia (mia!) rubrica su genitoricrescono

Non ho idea di come sia riuscita a tenere questo segreto così tanto tempo, ma oggi finalmente lo posso gridare al mondo: Chiaradinome è su genitoricrescono!! Giuro! Guarda qua. Le sventurate mi proposero di tenere una rubrica mensile, genitoribloggano, in cui proporre nuovi blog da scoprire (e gli è andata così, che io ho accettato); da allora volo a due metri da terra, perché l'associazione tra il mio nome e parole come "intervista", "inviata", "rubrica" (anche leggermente decontestualizzate) realizza un mio sogno di bambina e io ancora non mi capacito... Stamattina ho riletto mille volte il tweet di Pentapata e poi tutti i messaggi di affetto e amicizia, i commenti, e giù pizzicotti per tornare in me... Senza contare che da ora nessuno potrà dirmi che perdo tempo su Internet, "perdio, sto lavorando per scoprire nuovi blog!". Oggi ho debuttato con un carico da 10, Destinazione Estero e ne sono molto orgogliosa, il prossimo ovviamente non ve lo posso svelare ma è una bomba. Come si dice in questi casi? Stay tuned!

martedì 24 gennaio 2012

Febbre a 40 e una tastiera nel cervello

Ormai non penso più (non che prima...) ma digito frasi nel cervello, così:


Mi sono venute millemila idee geniali in questi giorni di febbre, che non voleva saperne di andarsene, neanche con etti di tachipirina, e ho pure sforato di brutto la dose massima compiendo anche l'insano gesto di leggere il bugiardino alla voce "Sovradosaggio", crapa! e lo sguardo corre automaticamente a "coma e morte". Provvidenziale l'intervento della mia dottoressa, per la quale di default provo stima e ammirazione, ma con cortisone a antibiotico si è guadagnata un posto sicuro nell'olimpo delle mie divinità personali (c'è anche la pediatra, la mia prof del liceo prima che si dedicasse alla bottiglia, e altri svarionati che ora mi sfuggono). Dicevo le idee che arrivano a battaglioni... PuLtroppo nel cervello non si può installare Evernote, se no sai che pacchia?! Ora non dovrei sfrantecarmi le meningi per ricordarmi quella frase assolutamente geniale che mi è venuta la notte di sabato. Qualcosa però ricordo...
- Un sogno: ho fatto una litigata pazzesca con tutti i suoi bei "fanculo" e non solo non ho dovuto soccombere come sempre, ma a un certo punto la controparte si è inginocchiata ai miei piedi chiedendo perdono "scusami dea della fine dialettica e del contraddittorio costruttivo, non dubiterò mai più di te, sei divina, vado a cospargermi il capo di cenere e ceci e mi frusto con la mia lingua biforcuta, adieu" Fiori che cadono dall'alto. Ciak. Buona la prima. Oscar.
- Domande senza risposta: dov'è finita Sandra Milo? Perché se hai l'orologio guardi sempre il cellulare per sapere l'ora? (perché l'ipad quando scrivo "Sa" e qualunque parola che inizi così decide che in realtà volevo scrivere "Sto arrivando!"?) Come fanno le mamme che escono dal lavoro alle 18 a fare spesa-cena-compiti-film-web-darla? (io le ammiro dal più profondo del mio cortisonico cuore, io l'ho fatto venerdì sera per un cambio turno e, anche saltando alcune tappe, ahem, il giorno dopo avevo 40, per dire).
- L'incipit dell'Era glaciale: "Ma perché non chiamarla Il grande freddo? O L'epoca dei brividi? Come facciamo a sapere che è un'era glaciale?" "Per-via-di-tutto-questo-GHIACCIO!!"
- Le voci che mi arrivavano dall'aldilà, dove non ho messo piede per quasi due giorni...
Wordle: voci

Riemergo oggi con tre chili in meno (non sono magra, sono flaccida ovunque), 28 punti neri in più, capelli che ormai hanno il terrore dell'acqua, una mollitudine che mi costringe a svaccarmi appena riesco, tre lavatrici da fare.

Ah inetta! Dimenticavo!
- Giovedì big surprise su Genitori Crescono :-)
- Il 14 febbraio Zebuk Day! Così scavalliamo san Valentino e le orde di post quantoloodio/quantoloamo
- New entries nei BAB, andate a scoprirle, pigroni!

sabato 14 gennaio 2012

Tutto nero

Tema: mio figlio colora tutti i suoi disegni di nero.
Anzi, prima disegna cose astrattissime ("cos'è questo?" "uno scarabocchio, mamma") o figure stilizzate di mamma e papà a testa in giù, tutti in rosso, marrone e altri mille colori, poi li ricopre di nero.
"Tesoro ma perché colori tutto di nero?" (espressione tra il perplesso e il preoccupato)
"Perché mi fa ridere il nero!" (e giù a ridere).

Svolgimento delle mie colleghe
"Non è che è un po' depresso? Lo porti alle festine?"
"Anche il cugino della panettiera di mia zia colorava tutto di nero, poi è diventato dark e ha tentato il suicidio"
"Un compagno di classe di mia figlia dodicenne è emo e indovina qual era il suo colore preferito all'asilo?"
"Fai sparire tutti i pennarelli neri da casa".

Svolgimento delle mie amiche cosiddette virtuali
"Non ti preoccupare è una fase, anche Picasso aveva le sue"
"Non ti preoccupare, i bambini amano i colori scuri perché risaltano di più sul foglio bianco, e spesso sono quelli che colorano meglio"
"Più che paranoica sei rompicoglioni"
"Lascia che esprima la sua creatività, ci penserà il mondo poi a frustrargliela, e poi finché non lo fa su tende e divani chettefrega?"
"Il mio ha affrescato tutta la casa"
"Io da piccola ho usato lo smalto delle unghie di mia madre per scrivere sulla porta del ripostiglio il nome del mio cavallo immaginario (il ripostiglio era la stalla ovviamente)".

Poi dice che una passa troppo tempo su Facebook.

martedì 10 gennaio 2012

Com'è andato il colloquio #2

Oggi il primo vero colloquio per una nuova mansione, nuovo ufficio, nuova sede.

Ieri ho fatto un piccolo sondaggio sull'abbigliamento giusto e mi sono stati bocciati di brutto i jeans, come mi sembra giusto: l'idea mi era venuta da una collega che li aveva messi per un altro colloquio (ho pensato "ottimo! mi sembra corretto presentarsi nel modo in cui ci si veste sempre, non ha senso mettersi in tiro quel giorno e basta"), poi per fortuna sono tornata in me e l'ho riguardata ("minchia, lei è bellissima, se anche andasse in pigiama non se ne accorgerebbe nessuno") e ho visto l'immagine di me, con le occhiaie, i brufoli spuntati per l'occasione, le rughe e i jeans. No buono. Retromarcia. Spalata di fondotinta, trucco accurato, abitino colorato e stivali. Se mai mi prenderanno, scopriranno con stupore che non mi trucco mai e che metto quasi sempre i jeans. 

Avevo fatto anche una perlustrazione sul percorso migliore da fare, con le indicazioni di mio marito-tomtom-vivente, naturalmente ho sbagliato al primo colpo (semaforo a destra!) però alla fine non è difficile né lontano. Purtroppo è tutta tangenziale, quindi addio paesaggi della Valpolicella, stradine vecchie, maneggi, ville, cipressi; benvenuti camion e sorpassi ai 130.

La sede è un enorma palazzo in zai, tutto per la società. Colloquio all'ottavo piano. Ho tentato di timbrare col bancomat ("lo fanno tutti, non ti preoccupare"), ho fatto un po' su e giù con l'ascensore, ho salutato alcune colleghe transfughe e poi mi sono presentata ai dirigenti. 

Tutto sommato mi sembra che sia andato bene, ho sfoderato una certa sicurezza sulle mie capacità di adattamento, precisione e professionalità: avrei voluto consultare un po' il dizionario dei sinonimi per non ripetere troppe banalità, ma spero che non mi ricordino come quella impacciata ma come la tipa estremamente affidabile e intelligente (ed elegante).
Dicono che mi faranno sapere.
Mah.

Aggiornamento di venerdì 13: lunedì avrò un secondo colloquio per questo ufficio, stavolta col dirigente supremo, e con me ci saranno altre 3 candidate. Da 11 siamo diventate 4 e ne resteranno solo 2...

lunedì 9 gennaio 2012

Si comincia...

- Buongiorno tesori! Oggi si ricomincia!
- Non voglio tornare a scuolaaaaaaaaaa!!!!! (dell'infanzia, ndr)
- Ma no resoro, che dici, è bellissimo andare a scuola, rivedi i tuoi amici, le maestre, disegnate tanto, cantate le canzoni, mangiate, dormite, giocate...
- Mmmmh (mi hai abbastanza convinto...). E tu vai in ufficio?
- ...
- Allora mamma?
- Ahem, sì... (NON VOGLIO ANDARE IN UFFICIOOOOOOOO)

Buon inizio a tutti... Soprattutto a Sfolli che ha rotto le acque: go baby go baby, yeah we're looking at you!

domenica 1 gennaio 2012

Benvenuto duemiladodici

Gli ultimi giorni del 2011 (non ci mancherai, odioso, per fortuna che sei finito!) hanno portato, oltre alle febbri nanesche, 
- 2 episodi di ubriachezza molesta
- 3 cene fuori
- 3 film visti (o rivisti) per intero
- 2 proposte più che interessanti alla sottoscritta 
- qualche addio a colleghe più o meno affezionate (ma una sola è nel mio cuor)
- 130 telefonate ai nonni per aggiornamenti in tempo reale sulla salute dei mocciosi
- un regalo inaspettato dallo zio di Londra
- centinaia di ore sul divano.

Non mi espongo a fare buoni propositi né previsioni su come andrà il nuovo anno, ovvio che vorrei dimagrire e diventare più ricca e non fare una mazza e mettere i bambini in collegio (sto scherzando), MA già so che mi aspetta un gennaio probabilmente oRendo, in puro Cialtrons-style (mio marito ha già l'influenza, per dire), QUINDI aspetto eventualmente febbraio per riaffacciarmi sul mondo con spirito da Pollyanna... 
[durante una di quelle cene con annessa ubriachezza molesta ho conosciuto una ragazza che sta vivendo la mia vita se solo io non avessi... avete presente "Sliding doors"? Non mi ha abbandonato la sensazione di aver lasciato indietro una parte importante di me, un parte irrecuperabile, a meno che io non ci dia dentro per ottenere forse ma forse un decimilionesimo di quello che avrei potuto, un secolo fa... non so, ci penso...]

A Capodanno l'illuminazione: sarà l'anno del CORAGGIO! Quindi se avete davvero davvero coraggio fatevi un balletto pogando coi Prodigy, se invece volete solo cantare e smaltire il panettone beccatevi gli Almamegretta.
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