venerdì 29 ottobre 2010

Record!

... di guarigione: la nana sta bene!!
... di nanna (vabbè lo dico, consapevole di tirami una zappa sui piedi): stanotte la piccola insonne ha collezionato 2 session di nanne ininterrotte, dalle 20,30 alle 2,48 e dalle 3,00 alle 6,00 con risveglio definitivo alle 6,45. Ok giochiamoci questi numeri al lotto: se non escono mi consolo pensando che almeno ho dormito una notte, se escono sono sicura che non dormiremo più ma saremo ricchi sfondati!!

giovedì 28 ottobre 2010

Oggi tocca a noi

Abbiamo fatto corna e bicorna, toccato ferro legno e maroni vari per scacciare la sfiga delle malattie dei bimbi, e nonostante questi potentissimi talismani stamattina la nana si è svegliata svomitazzando a getto sul letto e contemporaneamente con una sciolta che le arrivava ai piedi... Alle 6,15... Che uno non ha neanche la lucidità di capire cosa fare subito e in che ordine:  spogliarla, lavarla, togliere tutto dal letto, cambiarla... Eppoi: come si pulisce un materasso sporco di vomito (visto che non ho tolto abbastanza in fretta le lenzuola)? Io l'ho cosparso di bicarbonato, vediamo se mi dice bene.
Ora visita dalla pediatra e menu da ospedale, povera cucciola che non potrà mangiare nè bere per ore. E naturalmente prima assenza dal lavoro, che fa sempre una buona impressione restare a casa per i bimbi malati a soli 10 giorni dal rientro!

giovedì 21 ottobre 2010

Le mamme non devono lavorare

Questo è un post molto arrabbiato sul mondo del lavoro e in particolare su come il mondo del lavoro accoglie le donne al rientro dal congedo di maternità. Tengo a precisare (anche se sono stufa di farlo) che non sputo affatto sul mio lavoro: mi ha dato di che vivere per anni, ho un contratto a tempo indeterminato, ferie, malattia, rimborso spese sanitarie, dopo la maternità mi hanno concesso il part-time senza problemi. Posto che comunque mi sembra che questi siano dei diritti e non dei regali per i quali dobbiamo essere grati con l'inchino. Mi rendo conto che c'è chi sta messo molto peggio di me. Lo so. Ma io adesso sono arrabbiatissima per quello che sta succedendo a me, anche se me lo aspettavo.
Prima di diventare mamma facevo un lavoro che mi dava (pochine) soddisfazioni, all'interno di un callcenter: variava ogni giorno, dovevo impegnarmi e sapere un sacco di cose, il rapporto con le colleghe era perfino affettuoso e di amicizia, avevo una posizione di media responsabilità, c'erano persone che mi chiedevano consiglio, passavo per "quella che ne sapeva" (e lo ero!). Certo, era faticoso, spesso noioso e alcune procedure stupivano i più per quanto erano complicate e inutili. Ma in fondo mi piaceva.
Dopo la nascita del bimbo mi hanno "concesso" il part-time, mi hanno fatto un po' di formazione per rinfrescare un po' le mie nozioni e... mi hanno messa al telefono! Spiegandomi che era nella politica dell'azienda, tutte venivano spostate al telefono... A parte quelle che nel frattempo erano diventate "cape": età media 22 anni, senza figli, erano le tizie che fino all'anno prima chiedevano a me come fare, ora se la tiravano e "concedevano" un giorno di ferie o un'ora di permesso! Per fortuna la maternità mi ha portato ad avere una pazienza esagerata e una maggiore morbidezza nei rapporti con gli altri: me la sono messa via e mi sono fatta piacere il lavoro al telefono (le mie vecchie colleghe dicevano: "ma come? TU al telefono?!"). Davvero mi piaceva: in poche ore sentivo decine di persone da tutta l'Italia, ogni telefonata era un mondo a sè, e in più avevo cominciato a farmi apprezzare dalla capa senior, nonchè da capo de' capis...
Poi nuova gravidanza, a rischio per minaccia d'aborto, resto a casa quasi subito...
Ho ricominciato lunedì. Discorsetto del capo: adesso ti metti TRANQUILLA in quell'ufficetto, e molto tranquillamente aspetti che facciamo una nuova formazione, non prima di gennaio però, sai è cambiato tutto da quando sei andata via... Morale: faccio inserimento dati. Anzi: io e la mia laurea facciamo inserimento dati. Meglio: io, la mia laurea, gli anni di esperienza lavorativa, l'Erasmus e l'insegnamento a Parigi, facciamo INSERIMENTO DATI. Come se la maternità avesse azzerato ogni mia conoscenza, come se non fossi in grado di prendere in mano il malloppo con la formazione e studiarmelo e sapere tutto per domani (ho preparato così la maggior parte degli esami...). Ce l'ho anche con me stessa per non aver avuto la forza di oppormi e per non aver fatto valere le mie ragioni. Ora resterò zen, attenderò qualche giorno poi chiederò lumi su questa fantomatica formazione; non voglio risultare insistente ma neanche diventare parte della tappezzeria dell'ufficio... Già è deprimente... Per fortuna la mia splendida befana mi guarda e mi dà forza... Però che giramento di maroni...

lunedì 18 ottobre 2010

Fuori le tette!

Per Barbara: lo so che il tema è il rosa, ma io sono più indisciplinata: cambio classe e parlo di tette. Perchè è quello che oggi ci preme, no? che tutte vadano a farsi vedere 'ste benedette tette, e non per partecipare a un nuovo reality, ma per fare prevenzione.
Ricordo molto bene il giorno in cui il mio ginecologo mi trovò qualche nodulino: mi gettò nella paura più nera e anche se cercò di calmarmi mostrandomi TUTTE le foto delle sue vacanze, non riuscì nell'intento. Prenotai subito una mammografia e un'ecografia in uno studio privato perchè ero veramente molto agitata; poi fatalità saltò l'appuntamento perchè era morta credo la moglie del radiologo... e io sempre più esaurita, vedevo in questo contrattempo un segno del destino, nefasto ovviamente... Invece alla fine non era niente e anzi il radiologo mi disse di fare i complimenti al mio medico che aveva individuato dei gnocchetti così minuscoli!
Da allora non ho più tralasciato i controlli, anche perchè il mio gine mi spacca abbastanza i maroni su queste cose, come in gravidanza se mettevo su un chilo di troppo, su paptest e palpazione è tremendo! 
Quindi il mio invito a tutte le donne è a tenersi controllate, senza perdere tempo a fare i giochini su Facebook, come ha detto meglio e in modo più esteso la brava PAMEN.
Da parte mia ringrazio le mie tette che mi hanno regalato una delle esperienze più esaltanti della mia vita, questa: 

domenica 17 ottobre 2010

Una pigra domenica di pioggia

Che fare? Noi ci siamo arrangiati così...
La mattina ci siamo cuccati per la centesima volta Madagascar, detto anche mamacar, da qualche giorno il CialtrOne ha questa nuova fissa, dopo Pingu, Topolino, LittleEinsteins (liteleinten), HandyManny (enimeni), RoliPolieOlie. Almeno questo fa riderissimo! Devo dire la verità che non l'ho visto ancora bene per intero ma questo fa sì che ogni volta scopro una scena nuova, oggi è stata quella dei pulcini... Credevo di morire!

Dopo aver messo a nanna la CialTwo (che di mattina si spara anche un'ora e mezza filata di sonno, te possino...), io e il nano ci siamo dilettati a preparare un gateau di patate, detto più comunemente il gattò napoletano, secondo la ricetta di Mysia. Buonissimo! Non posso mettere la foto del risultato perchè ce lo siamo spazzolato tutto appena uscito dal forno... 

Dopo una bella siesta (a parte le quasi 2 ore per addormentare entrambi i mostri ...) ho spedito papà e figlio dalla nonna e io mi sono dilettata col mio hobby detestato... Ora tutto è pronto per domani, primo giorno di lavoro e prova del nove dell'organizzazione della mamma multitasking!

giovedì 14 ottobre 2010

Ritorno al lavoro

Lunedì torno al lavoro dopo 19 mesi.
Il 13 marzo 2009 è stato il mio ultimo giorno, poi ho avuto una minaccia d'aborto e sono stata messa a riposo totale dai medici: quindi gravidanza a rischio, poi maternità e recupero ferie. Da un anno e mezzo sono a casa a fare la mamma casalinga e l'ambiente dell'ufficio è un ricordo lontano, perlopiù spiacevole. Mi sto preparando (ma neanche tanto) psicologicamente a rientrare con mansioni inferiori a quelle che avevo prima, con colleghe del tutto sconosciute, perchè le "vecchie" sono state spostate e sostituite dalle nuove leve: per inciso, tempo fa sono andata lì per portare dei documenti e non solo non ho riconosciuto nessuno, ma mi sembrava di stare a una sfilata di moda! Finito l'ambiente scazzato popolato da affannate mamme e bi-mamme, con qualche eclatante eccezione di strafiga naturale o rifatta: nel mare di ventenni tacco 12 ora può spiccare solo uno shampoo non di giornata o una maglia con rigurgito, entrambi miei, tra l'altro... Finite anche le pause protratte con pettegolezzo spinto, scambi di vestiti e carrozzine, sfoghi sul marito o la suocera, ora mi sa che le chiacchiere verteranno sull'ultimo eliminato da "Amici" o sulle nomination del Grande Fratello, o su quale carineria inventare per attirare l'attenzione del capo. Chiara stay zen...
Ma la cosa che mi crea PANICO PURO è l'organizzazione mattutina che prevede:
- sveglia alle 7 (magari dopo che per tutta la notte la nana si è svegliata ogni ora, come stanotte...)
- svegliare i bambini (che violenza!)
- latte al nano e tetta alla nana (ancora per poco, carina, poi ti dovrai adattare anche tu al latte di una mucca vera)
- cambio e vestizione della nana: 10 minuti
- cambio e vestizione del nano: 15 minuti (ha un rituale che manco un torero prima della corrida...)
- preparazione per me (non dico trucco, ma almento lavarmi la faccia...)
- sistemare la casa (tavolo della colazione, giochi sparsi, magari far partire lavatrice o lavastoviglie)
- preparare i sacchetti di vestiti puliti per il nido (questo dovrei farlo la sera, ma mi conosco troppo bene...)
- CASELLA DEGLI IMPREVISTI: 20 minuti che andranno sicuramente persi per vomito improvviso su vestiti puliti di nana e mamma, oppure pipì non trattenuta che coinvolge mutande-pantaloni-calzini e magari anche scarpe, oppure non trovo una cosa, poi non mi ricordo cosa cerco, poi trovo quello che cercavo ieri ma ormai non mi serve più...
- scarpe, giacche, berrettini da infilare a nani che fuggono
- macchina: allacciare le cinture dei 2 seggiolini mentre i nani si picchiano
- sperare di non trovare una betoniera o una vecchietta con minicar davanti nel tragitto per il nido
- svestire entrambi, mettere i calzini anticivolo, posizionare i sacchetti, salutare le maestre e poi (sperando che i nani non abbiano voglia di mamma proprio stamattina) baciarli da lontano
- saltare in macchina e correre in tangenziale
- ore 9.00 timbrare
NON CI RIUSCIRO' MAI!
Diventerò la pecora nera dell'ufficio (vabbè, visto com'è messo il gregge non mi dice neanche male), sempre in ritardo e affannata, mi metteranno a far fotocopie, chè lì non c'è bisogno di puntualità e una ventiduenne mi spiegherà come fare un fronte-retro.
OMMMMMMMMM...

martedì 12 ottobre 2010

La camera dei bambini

Grandi novità in casa Cialtrons!!
Ieri sera la sto(r)ica decisione della Mammosa di trasferire l'insonne nana nella cameretta col fratello ha ottenuto le seguenti reazioni:
- CialtrOne: "Sì che bello! Mettiamola in cameratua! Io la controllo!"
- CialTwo: pernacchia e saltelli sul lettino traslocato
- Pops: perplesso.
Il trasloco ha richiesto un bel po' di organizzazione, ha creato nuovo crescente disordine (in questa casa manca una stanza!) ma in 20 minuti era completato... Che gioia vedere la camera matrimoniale agibile e la cameretta tutta bella simmetrica! Alle 20.30 tutti ai blocchi di partenza: pigiamini infilati, lettini rifatti, peluches sistemati... e VIA! Tetta alla nana che crolla in 5 minuti, buio in camera: nel frattempo il nano legge libri col papà stremato, poi beve il suo mega bibe di latte e crolla anche lui. 
Ore 21: silenzio. Io e marito increduli e spiazzati da una strana e dimenticata sensazione di libertà. Ci aggiriamo per il salotto come se nulla fosse, poi cominciamo le manovre di avvicinamento a quella che è tornata la NOSTRA camera, lui che accende e spegne l'interruttore ("Si può fare!!"), io misuro lo spazio che prima era occupato dal lettino. 
Senza nostalgia nè tristezza. 
Non vedevamo l'ora. 
Certo, io mi sono organizzata per i plurimi risvegli della piccola con felpa da prendere al volo e calzini contro il gelo notturno: è molto più scomodo doversi alzare, andare nell'altra stanza, allattare, rimetterla a letto, tornare nel mio... 
Ma vuoi mettere?
Il marito già pregusta le notti non interrotte da manine e piedini che si intrufolano nel lettone...
Entrambi riassaporiamo la gioia della luce accesa ;-)
Io ho un programmino già pronto, che prevede la disdetta dell'abbonamento a Sky e moolte meno ore al computer, eccolo nei dettagli:

lunedì 11 ottobre 2010

La magia del teatro per un bambino

Ieri siamo io e il nano siamo andati a teatro: lo spettacolo era "Processo alle verdure", il teatro piccolino e pieno di bambini festosi... 
Il vero spettacolo però era in platea. 
Era il mio bambino.
Lo abbiamo svegliato dal pisolino pomeridiano, e non era molto d'accordo, anzi era stortissimo e malmostoso, impossibile da vestire, "Dai amore che andiamo a teatro!" "Ma perchè??". All'ingresso non voleva entrare, poi voleva saltare la fila in biglietteria ("Cosa stiamo aspettando?"), poi finalmente ha intravisto la platea, il palco, le decorazioni alle pareti... E la magia ha avuto inizio! "Mamma mi piace andare a teatro, che belle sedie, andiamo a vedere il bagno (temevo incidenti e gli ho prospettato uno stupendo bagno del teatro), ci sono i bambini, che tanti!". 
BUIO IN SALA. E luce sul mio bambino meraviglioso. 
L'emozione, lo stupore, la gioia nei suoi occhi, il cuore che gli batteva forte, le risate che scoppiavano fragorose, la bocca aperta e gli applausi a piene mani...
"Bravi! Bravi!" ha gridato alla fine battendo le mani, poi è scappato via, come se tutto questo fosse troppo per lui e avesse bisogno della luce per capire...
La sera non ha voluto parlarne, solo ricordare un po' le luci e il buio, e la carota e la bambina. Se lo conosco bene, oggi vorrà che gli racconti ancora di Carlotta che non voleva mangiare il minestrone, che faceva la nanna con l'orsetto, del sindaco col vocione, del fagiolo che faceva le pernacchie e della cipolla puzzona, la canzone delle streghe e "Se le verdure sapessero di cioccolata...", ma anche i biglietti per entrare, il bagno con la finestra bellissima, il sole e la luna grandissimi alle pareti e le sedie rosse che si piegavano... Altro che DVD!
"Mamma voglio andare ancora al teatro!".

giovedì 7 ottobre 2010

And the winner is...

...IO!! Ho vinto un premio! Cioè il blog ha vinto il premio Happy 101: grazie alla mamma bradipa, diolabenedica, che ha pensato a me!
Ora per regolamento devo scrivere 10 cose che mi piacciono e girare il premio ad altri 10 blog (so che fa molto catena di Sant'Antonio, ma io ora sono molto emozionata e mi diverto; quando sarò the best blogger in the world rifiuterò questi premi con un "PFUI" e tornerò a sdraiarmi sui miei allori...).
Le 10 cose che mi piacciono sono:
1. quel bel manzo di mio marito
2. quei due cialtroni dei miei figli
3. Radiohead a palla
4. la crema del tiramisù
5. leggere 2 libri contemporaneamente
6. dormire
7. aver partorito
8. andare in macchina da sola
9. la pioggia
10. quando mio marito mi porterà a Parigi
I 10 blog cui dedico il premio: la Bradipa, Pamen, la mamma delle Polpette, perchè sono delle fantastiche compagne di viaggio; Panz anche se è allergica ai premi, ma io me ne frego e glielo do lo stesso perchè è il mio mito; mammamsterdam che non sa che esisto ma è fichissima; Ondaluna che è troppo dolce; Laura che ammiro in segreto; Polly che mi fa un sacco ridere; Letizia perchè è bravissima e io vorrei che la conoscessero tutti; Muriel Gilbert anche se è francese.
Evviva!!!

martedì 5 ottobre 2010

Contrattempi

Io, che penso troppo e (raramente) parlo troppo, vengo punita dal buon dio vendicatore degli ansiosi con fastidiosi contrattempi che definire sfighe è eccessivo, più corretto parlare di colossali rotture di maroni.

Le mamme ben sanno che dire qualunque cosa riguardo ai figli fa sì che nell'immediato essi, le creature che amiamo sopra ogni cosa al mondo, comincino a fare l'esatto contrario: 
"che bello, pucci non prende un raffreddore da mesi" "ETCIUUUUU (starnuto con etti di moccio verde)",
"la mia stellina non piange MAI" "BHUAAAAAAAHHHH (scoppio di pianto e litro di lacrime finte)", 
"bravo amore, sei diventato proprio bravissimo a fare la pipì e la cacca nel vasino... cos'è questa puzza?". 
Over the top c'è la frase "Dai che stanotte ha dormito un po' di più, magari comincia ad allungare un po'..." pronunciata ieri mattina e smentita all'ennesima potenza stanotte, quando la nana ha pensato (anche causa raffreddore con tosse e moccio a presa rapida) di dormire dalle 2 alle 4. E basta. Ah no, anche dalle 6 alle 8.30. Solo che alle 6 si era svegliato il nano che voleva papà-nonna-sorella-chiunque non fosse la mamma.
La notte insonne ha portato pensieri più o meno omicidi-suicidi e amene dissertazioni silenziose random, "...fra poco torno al lavoro, chissà che casino portare i nani al nido poi andare in ufficio, adesso posso anche non lavarmi la faccia prima di uscire, poi mi tocca anche togliere la camicia da notte, non ficcarla sotto i jeans... poi con tempo che fa in inverno, spero che la macchina tenga, e anche quella del marito, beh vabbè l'ha appena riparata, ha speso anche dei soldi... ammazza ma quando mi arriva uno stipendio vero? coi soldi della maternità non mi posso fare neanche un caffè al bar... dai che la nana dorme 5 minuti, magari mi addormento un po'... "PAPAAAAA, NONNAAAAA sonosvegliovogliolatte!".
Ore 7.17 chiama il marito: "La macchina si è fermata in autostrada". A 90 km da casa.
Ore 9.17 sportello bancomat: "Saldo finale: € 67,20". Mancano 26 giorni al prossimo stipendio.
PRCPTTN.

lunedì 4 ottobre 2010

C'è vita sul web!

Quando la routine quotidiana diventa un po' noiosa o pesante (a volte capita...), mi faccio un bel giro del mondo virtuale, dove tutto diventa reale, perchè fatto di persone come me, solo molto distanti, perchè qui più facilmente si condivide, si ride, si riflette e, quando qualcuno rompe troppo... si cancella!

Da una settimana ormai c'è fermento in rete per una trasmissione andata in onda domenica 26 su RaiTre, "Presa diretta", di solito un ottimo prodotto, questa volta di qualità eccezionale, che ha trattato un tema che evidentemente tocca un nervo scoperto nel nostro Paese: "Senza donne" ha scetanato un dibattito (anche in famiglia!) accesissimo, perchè ha messo in luce la situazione della donna in Italia, che, soprattutto nel confronto col resto d'Europa, appare sempre più svilita, ostacolata, deprivata. Ne hanno parlato Donne Pensanti, ne è nato un blog, su FB la trasmissione è stata linkata da tutti.

Quando mi lamento (con ottimi motivi) per il fatto che la piccola non dorme, ovvero si sveglia moltissime volte per notte, non mi sento una mamma incapace o inadeguata: col nano mi succedeva perchè sentivo parlare solo di bambini "dalle 20 alle 8" e mi sembrava che il mio fosse l'unico ad aver problemi col sonno. Poi ho scoperto che: le mamme mentono spesso, sono di più i bambini che non dormono, le mamme che dicono la verità lo fanno in rete... Soprattutto una mi ha dato conforto in questi giorni, Claudia della casa nella prateria, col suo racconto di notti insonni e senso di fallimento. Leggere soprattutto i commenti è un sollievo: ognuno contiene una strategia (o tentativo) diversa per risolvere definitivamente il problema, chissà quale sarà la mia....

Infine i miei amati pannolini lavabili... Ne sono un'appassionata utilizzatrice e sostenitrice, cerco di diffonderne l'uso e di pubblicizzarli più che posso, ma devo dire che spesso incontro dei muri di gomma, come se proponessi una scelta antistorica e insostenibile, come se dicessi alle mamme di lavarli alla fonte, o nel lavandino della loro cucina e stenderli in salotto (copyright@nonsolomamma)... NonSoloCiripà dedica un articolo a chi non vuole usarli e ne smonta pregiudizi, perplessità e ... assurdità.

venerdì 1 ottobre 2010

Un Ned Flanders puzzone

- Buona giornata nonna e buona settimana!
- Gira la chiave per accendere la macchina, mamma, brava!
- Buon lavoro papà, a dopo!
- Bambino mi presti il triciclo? Grazie!
- Ciao piccolina, ti abbraccio
- Sei bello papà, bacino, buonanotte!
Tutto con dizione perfetta, che, a due anni e mezzo, non è affatto scontata.

- Sei brutta nonna, mamma, papà, zia A., zio R.
- Sei brutto bambino! (schiaffo e triciclo strappato dalle mani)
- Non voglio andare a casaaaaaaaa! ASILOOOOOOOOOOO!!!!!!!
Lo stesso personaggio di prima, che CialtrOne è e cialtrone rimane.

- Mamma ho fatto due ruttoloni piccoli!
- Mamma ho fatto una scoreggiona nelle ciapette!
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