mercoledì 31 agosto 2011

Chi mi manca già

Oggi CialtrOne è partito alla volta della casa dei nonni per trascorrere i giorni che lo separano dall'inizio della mitica scuola dell'infanzia.
Anche se spesso nell'ultimo periodo abbiamo sentito la fatica di vederlo crescere in fretta e con difficoltà e regressioni per noi inspiegabili, questa nuova partenza mi mette addosso la consueta malinconia e la sensazione di non essere all'altezza del compito di mamma nei suoi confronti. Non mi consola il fatto di sapere che è una fase di transizione difficile anche per lui: io spesso non sento di dargli le risposte adeguate a quello che lui si aspetta da me - o che io mi aspetto, qui è il problema: non che gli manchi l'affetto da parte di nessuno, ovviamente, ma la mia capacità di "accompagnamento alla crescita" si scontra coi miei umori, le mie indecisioni e imprecisioni. E' un bambino impegnativo, ha un'energia debordante che ancora non abbiamo trovato modo di incanalare: questa si sfoga spesso in liti "per futili motivi" con la sorella, atteggiamenti di sfida nei confronti degli adulti, con i quali si rapporta da pari (lo chiamiamo "il moralizzatore"), momenti in cui è sordo a ogni stimolo o richiesta da parte di noi genitori. Sono in difficoltà perchè non c'è solo da sedare le liti, ma c'è da essere equi con i bambini, far capire a lui che non deve picchiare o spingere la sorellina, ma anche a lei che non può frignare appena lui la sfiora; devo insegnargli a dosare la forza e ad ammorbidire alcuni eccessi (di voce, di forza fisica). 
La settimana prossima incontreremo una psicomotricista, come ci è stato consigliato da parte delle educatrici del nido. Testeremo la validità di questo percorso, che ancora non ho ben compreso. Poi pensavo di fargli iniziare uno sport (nuoto) che lo aiuti a incanalare le energie in qualcosa di positivo. Nel frattempo mi studierò il post di genitoricrescono sulla "Gelosia tra fratelli e sorelle piccoli" (perchè ancora di questo si tratta, secondo me), l'ho letto di sfuggita e ho già visto che gli errori da evitare sono pochi, ma io li faccio (quasi) tutti... Credo che lo aiuterà anche un certo ritorno alla routine, dopo l'ingresso alla scuola materna. Vedremo.
Io intanto mi crogiolo nella nostalgia. Anzi no, mi diletto con i ricordi: di ciò che non sarà stasera:

I dialoghi della cameretta (o dello spirito di contraddizione)
-      Bambini fate la nanna adesso, buonanotte
-      
-      
-       No
-      
-       Noo
-       Sìì
-       Nooo
-       Stai zitta
-       No
-      
-       Nooooooooooo
-       Ti ho detto smettila
-       Noooo
-       Sìììì
-       No
-       Cacca
-       Pipì
-       Cacca
-       Pipì
-       Caccaaaaa
-       Bambini smettetela!
-      
-      
-       No
-      
-       Noooooo
-       Sììììììììììì
-       Smettila!
-       No
-       … No (uno stratega della comunicazione!)
-       …???? Sìììì!
-       Bambini silenzio! Il prossimo che parla va a dormire fuori!
-       Ma lei non la smette!
-       No!
-       Senti che lei urla?!
-       Noooooo
-       Stai zitto anche tu! E tu nana smettila!
-      
-      
-      
-      
-       NOOOOO
-       Sìììììììììì

domenica 28 agosto 2011

Una vacanza da sogno

L’unica cosa che non posso condividere è il profumo del fieno.
Tutto il resto appartiene al paradiso e sono sicura che tutti l’abbiamo conosciuto per qualche attimo.
Una vallata che più verde e prosperosa non si può. Un cielo terso e gelido che ti accoglie al mattino e poi si illumina di una luce accecante e ti scalda i sentimenti.
Un lago meraviglioso, placido e accogliente.
E dove l’uomo ha messo mano lo ha fatto con criterio e amore per questa terra: piste ciclabili ovunque, passeggiate interminabili, piccoli ponti sui ruscelli che sembrano opere di design, aiuole colorate, parchi giochi curatissimi e puliti, pannelli solari o fotovoltaici su quasi tutti i tetti, sagre senza pretese ma con una salamella divina.












Mi pare quasi superfluo sottolineare quanto questa vacanza sia stata a misura di tutti: i bambini che potevano giocare, divertirsi, correre senza limiti di orari e spazi; noi genitori che abbiamo approfittato dei loro lunghi sonni (la montagna li stanca!) per riposare, guardare, passeggiare, giocare, sbevazzare. Io mi sono dilettata con millemila foto, il marito si è tolto una voglia per troppo tempo repressa di barbecue e montagna vera. I bimbi litigano di meno, inventano giochi, lavano i sassi, scoprono vite, animali, odori, colori nuovi. Noi tutti abbiamo smesso di correre, di essere in ritardo, di essere connessi. (Già, la connessione internet. Una sofferenza i primi giorni, per la disintossicazione. Un sollievo poi, per aver trovato una misura nuova, che dà più senso e valore a quello che facciamo: una mancanza che mi ha fatto apprezzare ancora di più il mio status di privilegiata, dal momento che posso connettermi, scrivere, informarmi, conoscere). 
Tre settimane (tre?!) sono volate, abbiamo promesso di ritornare e lo faremo. Tanto abbiamo ancora le chiavi, yesss!

 
 






venerdì 26 agosto 2011

10 buoni motivi per non tornare a casa (e invece ci siamo)

1. Ovvio, il lavoro con tutti gli annessi - orari, colleghi, capi
2. Il marito in stato di grazia che, finalmente nel suo elemento (prati, boschi, montagne intorno) realizza il suo sogno: i figli che corrono scalzi nei prati e decine di grigliate
3. I bambini scalzi, sporchi, senza limiti nè orari
4. La dieta in modalità off
5. Le serate a giocare a scala 40 (dove stravinco io) e scopa (dove mi legna lui)
6. Le passeggiate all'aria aperta
7. Gli amici che ti vengono a trovare e si accontentano dei piatti di plastica
8. La scarsità di elettrodomestici: no lavastoviglie, no ferro da stiro, no forno
9. L'assillo del look? Non pervenuto
10. Libri e giornali come se piovessero.

Poi ci sarebbero quelle 4-5 cose che andrebbero sistemate, ma cosa mai saranno la mancanza di connessione web, i capelli che mi fanno assomigliare sempre più a Farrah Fawcett o a Lady D old style, i Little Einsteins e i Saurini, lavare le pentole, l'igiene precaria, l'invasione delle vespe?
Niente, quando le caprette mi fanno "CIAO"! 

venerdì 5 agosto 2011

Bye bye

Andiamo in vacanza.
Cioè portiamo i bambini in vacanza.
Meglio, la famiglia Cialtrons si riunisce e per due settimana non dormirà a casa Cialtrons ma nella casa di Heidi. Perchè le vacanze vere le abbiamo fatte in questi giorni: genitori da una parte e figli da un'altra. I bambini si sono stradivertiti dai nonni (a proposito, il monumento è quasi pronto!), noi ci siamo riposati, siamo usciti, abbiamo cenato SEDUTI, abbiamo anche visto un telegiornale intero.
Stare così tanto tempo senza figli comporta un solo, trascurabile, rischio: ci si abitua. Bene. Io sogno un nuovo ruolo: la MammaSkype. Cioè, adoro i miei mocciosi, li vedo crescere, imparare nuovi giochi e nuove parole, seguo i loro progressi... su skype! Vuoi mettere la gioia di riabbracciarsi dopo, chessò, 2-3 settimane? (mesi?). Ok, mi state mandando i servizi sociali, che permalosi.

E stasera... che dire? La serata perfetta. Un agriturismo sulle colline a 5 minuti dalla città, un panorama mozzafiato, una cena da 5 stelle a lume di candela. Ma anche una combriccola di attempati parigini ubriachi che legge poesie ad alta voce (godimento!), un papà tedesco con tre (tre) bambini perfetti, silenziosi, carini (ma come fanno?) e mio marito che confonde i ponti sull'Adige con degli archi di trionfo (ammazza se era buono quel vinello!).
E il ritorno in macchina, in silenzio, a godere di quest'attimo di perfezione dell'universo e una lacrima non scesa per chi è tornata nell'oscurità, lei.


Per i prossimi 15 giorni saremo probabilmente irragiungibili da qualunque contatto internet (rehab?), quindi vi prego vi prego, lasciatemi nei commenti i link a tutto quello che ritenete imperdibile. O sarete tutti in ferie?
Io farò tantissimi foto con la mia nuova macchinetta fotografica, e magari un'occhiata riesco a buttarla, qui sulla rete. Voi continuate a seguire i B.A.B che danno sempre delle belle soddisfazioni.
Au revoir!


lunedì 1 agosto 2011

Grandi novità!

La settimana in cui sono senza figli. Non ci sono parole per descrivere il senso di liberazione, di leggerezza e di riposo da cui sono/siamo pervasi; forse non mi riterrete una mamma troppo degna, ma il sentimento che suscita questa mia condizione attuale è per lo più l'invidia di altri genitori (pochissime mamme hanno detto "io non riuscirei a separarmi dai bambini per più giorni"), segno che qualche giorno di vacanza dall'unico mestiere che non conosce sosta non è sinonimo di cuore di pietra ma di SOPRAVVIVENZA!

Ma non è di questo che vorrei parlare, bensì dell'ultimo nato in casa Cialtrons: il bollino di qualità Bogo Approved Blog. Nato da chiacchierate con amici su FB, ha illustrissimi genitori: lo propone Silvia, lo appoggiano Nina e Nora, lo disegna Marco. E tutto questo mentre io sto lasciando i bambini in autostr dai nonni...
Cos'è B.A.B.? Innanzitutto un segno di affetto nei confronti dei blog che amo seguire e condividere con tutti. E poi un gruppo di amici che si incontrano e che, anche se non si sono ancora visti, si riconoscono. Un luogo dove entrare in punta di piedi, perchè non sapete ancora con chi avete a che fare. E quando lo scoprirete, non potrete più fare a meno di loro e delle loro storie.

Trovate la lista dei blog che si fregiano dell'ambitissimo bollino di qualità nella pagina "Bogo Approved Blog" (barra sotto il titolo).

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