Porti il nome della nonna, la nonna che non abbiamo mai conosciuto perchè se n'è andata ancora giovane, lasciando quattro bambini a crescere in fretta.
La tua fragorosa risata risuona nei ricordi di un'estate lontanissima, tra le piste di pattinaggio e la spiaggia, dove prendevamo in giro il bambino Felice; e poi in montagna, dove la nostra vittima era tuo cugino e dove imparavo a mangiare il formaggio e il salame di casa. Ci hanno separate la distanza e il carattere. Ci hanno riunite la maternità, i nostri bimbi a pochi mesi di distanza, la tua lotta, cominciata appena avevi iniziato ad assaporare la gioia di essere mamma. Avevi vinto.
Era Ferragosto: ti ho vista in forma, chiacchierona, ironica, positiva.
Poi ha vinto lui. Tu hai smesso di combattere.
Ovunque andrai ora, ti immagino contemplare la tua bambina meravigliosa dai grandi occhi e il tuo uomo che ti ha sempre sostenuto col sorriso sulle labbra...e ti immagino ridere forte di noi e dei nostri piccoli stupidi affanni quotidiani.