giovedì 7 aprile 2011

Una nascita eccezionale

Oggi ho visto nascere due genitori. Ho visto le lacrime di una nonna per una nipotina di 9 mesi. Ho pianto fortissimo con la mia vicina di casa (poi ci siamo dovute ricomporre per andare a prendere i bimbi al nido). Ho la pelle d'oca ogni volta che ripenso a quei tre. Che sono nati oggi, a migliaia di chilometri da qui.

Come sapete ho due figli: due gravidanze e due parti diversi ma uniti dalle stesse emozioni - stupore, dolore, calore, intimità, scoperta, paura, amore. Posso dire tranquillamente di essermi innamorata dei miei figli appena li ho visti, li ho sentiti miei, li ho finalmente toccati. Tanta è stata la difficoltà nel farli venire al mondo, tanto il sollievo nel non doverli più trattenere. Sono stata fiera di aver partorito entrambi naturalmente, con l'aiuto di un'ostetrica bravissima (la stessa per entrambi!) e il sostegno di mio marito: è stata la prima volta che mi sono trovata all'angolo, senza possibilità di scelta, senza scorciatoie ipotizzabili, da lì dovevano passare... Poi lasciamo perdere che il primo aveva 4 giri di cordone intorno al corpo ("Abbiamo visto che c'era un po' di sofferenza fetale, ma abbiamo pensato di farti proseguire, andavi benissimo..." - vi è andata di culo, diciamolo) e della seconda sono riuscita a partorire solo la testa, poi la gine me l'ha spinta fuori con una manovra di karate. Ma che soddisfazione! E' andata bene, sono stata brava e faccio un tifo sfegatato per il parto naturale: ho avuto compagne di stanza cesarizzate e pativo con loro l'impossibilità di muoversi e di prendere il neonato in braccio. Naturalmente l'essere diventata mamma mi ha insegnato a sospendere il giudizio o, almeno, a non esprimerlo di fronte a chi si è trovato in situazioni diverse dalla mia, a chi ha fatto scelte diverse: consiglio alle mie amiche di provare il parto naturale, di allattare, di portare con la fascia, senza impormi, e non critico MAI chi fa diversamente. L'ultima soddisfazione mi è stata data da una cara amica, mamma da poco, in difficoltà con l'allattamento e con l'inevitabile coro di pareri soi-disant autorevoli e imprescindibili: le ho detto di fidarsi del proprio istinto, di seguire eventualmente una sola linea di condotta, di scegliere una persona di fiducia (che sia l'ostetrica, il pediatra, la ginecologa, l'amica, la mamma) che non la faccia sentire inadeguata o paranoica; ecco, quest'amica mi ha detto che ero la prima persona a farla stare bene come mamma.
Tutto questo preambolo per dire che le emozioni che ho vissuto e conosciuto con la gravidanza, il parto, l'allattamento non sono paragonabili a nient'altro nella vita. E invece no. Oggi ho visto una mamma senza pancia, senza sala parto e senza latte avere lo stesso sguardo di una mamma "naturale"; l'ho vista mostrare fiera le coscette della sua bambina. Ho visto un papà che non aveva abbastanza faccia da contenere il sorriso. Ho visto una nonna piangere perchè la bambina si buttava tra le braccia del papà, un papà che ha conosciuto oggi. E secondo me si sono riconosciuti subito anche loro, quando si sono visti, quando si sono potuti toccare e abbracciare. E già si assomigliano.
Una gravidanza lunga anni, un parto lungo un volo di 20 ore.

Questo post partecipa al blogstorming

6 commenti:

  1. che brividi, mi hai dato, Chiara...
    La stessa emozione che mi hanno dato tutti i genitori adottivi che conosco...ai quali andrebbe un enorme rispetto e incoraggiamento,
    per quello che passano: nessun genitore viene rivoltato come un calzino per decidere se è degno di esserlo...Tantissimi auguri di felicità!!

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  2. complimenti, bellissimo racconto!

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  3. Ciao, sono capitato per caso in questo emozionante blog, via "genitori crescono" e devo ammettere che con quello che scrivi trasmetti sensazioni vere e che fanno molto riflettere, spesso giudichiamo gli altri e sbagliamo perchè fanno solo scelte diverse ma hanno lo stesso cuore di mamma.
    Complimenti...ps scusa il ritardo, mi presento, io sono Miriam, mamma di due bimbi: la piccola fa 2 anni il 22 cioè dopodomani, mentre il grande ha già 10 anni.
    Mi piace imformarmi e condividere pensieri...ed ora che ho trovato il tuo blog, lo seguirò molto volentieri!
    Ciao un abbraccio e a presto!

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  4. Ciao Miriam grazie per le belle parole che mi hai scritto! E benvenuta in questa gabbia di matti!

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  5. il cesareo è davvero un'esperienza pessima. Se poi è unito a un parto prematuro diciamo che è ancora peggio e se poi alle tue compagne di stanza portano i figli in stanza x il roming in e tu è da 5 giorni che non puoi vedere la tua bimba nemmeno dal vetro perchè hai 40 di febbre e sei costretta a rimanere in stanza...beh il senso di ditacco e vuoto è enorme e non lo auguro a nessuno. Per fortuna la mia piccola Blanca ora si attacca al seno...e di latte ne ho. Almeno quello!!! Comunque gravidanza e parto non me le aspettavo così...ma per fortuna tutto è andato per il meglio. baci a tutte

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